The Glory of the Russian Costume Exhibition al MET di New York nel 76’ influenzò a tal punto Kate Anna, moglie del fondatore Lorenzo Braschi, che da allora e ancora...
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Il vento dell’Est spira con un impeto mai sperimentato prima sulla collezione Autunno Inverno 2018- 19 Braschi, disegnando una donna che omaggia la Russia con uno stile sofisticato ed aristocratico e lo sguardo proiettato al futuro. Le nuove zarine interpretano la cultura, lo stile e il modo di vivere russo in maniera preziosa, rileggendo la bellezza che scaturisce da una memoria fastosa e intellettualmente forte.
Il dailywear ne rispecchia il temperamento concentrandosi intorno al colore, must della maison, che è quello della terra, il marrone, intenso e ricco di sfumature: i suoi toni cremosi interpretano i bikers in visone NAFA e coccodrillo; soddisfano le silhouette di cappotti con lavorazioni patchwork in martora e lince NAFA; deliziano i bomber e le mantelle in volpe, scaldate da sciarpe e cappelli.
Dress to colour: la tinta è protagonista dell’ispirazione sport couture e ne diventa la struttura passepartout declinandosi in 12 differenti sfumature di visone NAFA per intarsi e iconici pattern paisley che si incontrano sui parka, sui lunghi gilet e sui cappotti corti. Fourrures a piede libero che scendono dalle altitudini delle montagne per arrivare in città. Sempre perfette.
I ricami tradizionali di fiori balcanici e rose ordiscono trame sofisticate sviluppandosi con lavorazioni a intarsio in visoni e swakara, illuminando lunghi cappotti redingote, bomber over, giacche a doppio petto e gilet con bordature in volpe, da portare ad effetto con gonne in vinile. Il guardaroba per la sera è illuminato, il dress code pure.
Keith Haring attitude: il linguaggio dell’artista americano si mixa a improvvisazioni cromatiche a tinte forti amplificando la tecnica a intarsio con un tono ricercato, corollario perfetto di uno stile aristocratico e contemporaneo. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino