Alessandro Borghi accusato di sessismo sbotta su Instagram: «Quanto siete stupidi»

L'attore Alessandro Borghi mette a tacere gli haters a colpi di storie Instagram
«Mamma mia quanto siete stupidi, po..a pu….a». Le parole, tra una risata e l'altra, di Alessandro Borghi, il celebre attore di Aureliano Adami in...

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«Mamma mia quanto siete stupidi, po..a pu….a». Le parole, tra una risata e l'altra, di Alessandro Borghi, il celebre attore di Aureliano Adami in Suburra, che mette a tacere le polemiche di queste ultime ore in cui viene accusato di sessismo.

Il tutto sarebbe partito da una frase di elogio da parte di Borghi nei confronti della sua fidanzata Irene, durante un'intervista al Corriere: «Credo che gli uomini da soli abbiano poche chance di essere interessanti. Devono sempre essere accompagnati, se ci riescono, da una donna più interessante di loro: io adesso ce l’ho». Sotto il post, i commenti dei follower hanno generato la polemica.

È lo stesso Borghi, attraverso delle storie Instagram, a fare delle precisazioni per sollecitare tutti coloro che hanno praticamente frainteso le sue parole e riutilizzato questa dichiarazione per iniziare una nuova polemica. 

Il concetto di base della sua affermazione è: «Per completare la sua esistenza su questo pianeta un essere umano ha bisogno di una persona vicino che lo innalzi e lo porti a migliorarsi». Mentre parla, Borghi è abbastanza irritato dalla situazione e, ironicamente, invoglia tutti ad andare a commentare i post del Corriere. Facendosi poi serio, subito dopo, fa notare che tutte le parole che finiscono con ‘ismo’ potrebbero essere “molto pericolose” se non si sanno usare correttamente

«Non vi sopporto più - continua - Meno male che ci sono i miei amici che vi insultano perché io non posso. Sono 500 le persone che mi stanno accusando di sessismo, stando ai commenti». 

E aggiunge: «Per fortuna noi siamo molti di più, ricordiamocelo sempre, non cadiamo in questo tranello dove cado anche io. Cinquecento sono pochissimi, Gli stupidi saranno sempre di meno. Vinceremo». Spera che queste 500 persone non fossero tra i suoi follower su Instagram. Se c’erano, spera che si siano rimossi. Ammette di non nutrire interesse (“non me ne frega davvero un ca..o”) di quante persone lo seguano sul social network. Conclude, dicendo che spera colore che lo seguono abbiano un motivo per farlo e che provino nei suoi confronti stima e interesse. E chiude la polemica con una post, dando la buonanotte agli haters che definisce «saputelli». 

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Il Mattino