Morto Andrea Bizzotto, papà coraggio colpito da un tumore raro: in un libro il suo amore per la figlia

Morto Andrea Bizzotto, papà coraggio. Ieri l'uscita del libro per la figlia
Il Maldestro in bicicletta è volato via. Fino all’ultimo ha lottato in ospedale attaccato a mille tubicini per non andarsene, per non abbandonare la piccola Giulia...

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Il Maldestro in bicicletta è volato via. Fino all’ultimo ha lottato in ospedale attaccato a mille tubicini per non andarsene, per non abbandonare la piccola Giulia Grace. Ma la lotta era impari. Andrea Bizzotto però - possiamo starne certi - continuerà a seguire la figlia di due anni persino dal cielo, pedalando ancora, chissà, come faceva quando era piccolo e andava veloce sulla statale 47 della Valsugana, quella che porta a Cittadella, e suo zio lo prendeva in giro perché stava sempre con la testa tra le nuvole. 


IL FINE
“Storia di un maldestro in bicicletta” è il titolo che Andrea ha voluto per il libro testamento pubblicato solo pochi mesi fa, sul letto di morte, dedicato alla crescita Giulia Grace. Diciannove lettere, una per ogni anno fino alla maggiore età. Il Papà coraggio scriveva: «Desidero che Giulia non dimentichi mai che è la cosa più importante e preziosa che ho, e la persona che più amo. Sono così fiero di essere il suo papà. Non sono uno scrittore ma non sono analfabeta e questo libro rappresenta una piccola parte di quello che sono ed ero. Spero che un giorno potrà leggerlo e filtrare il buono dal meno buono. Ti amo Giulia Grace». 

Il lascito d’amore di un padre condannato a spegnarsi è racchiuso in un centinaio di pagine, è un racconto struggente di tenacia e consapevolezza, dove la disperazione totale non ha mai l’ultima parola mentre scorrono i giorni, i mesi e gli anni.

IL MALE 
Un anno e mezzo fa Andrea Bizzotto ha scoperto di essere stato colpito da un tumore raro, un sarcoma sinoviale, con prospettive certe e nefaste. Da quel momento per lui inizia la corsa contro il tempo nel tentativo di fermare ogni istante, metterlo a frutto, fare in modo di lasciare quante più cose possibili a sua figlia, una bellissima bambina di due anni e mezzo. 

All’ultimo evento per il libro, i cui ricavi vanno a una fondazione per la piccola, si è presentato calvo, magro ma con una luce speciale negli occhi. «Ho 33 anni, un tumore incurabile, mi meritavo di crescere la mia piccola e portarla all’asilo che non lasciarle un video o un libro, ma mi impegnerò per i tempo che Dio mi ha riservato di fare del mio meglio». 

SUI SOCIAL

Laureato in ingegneria, Andrea scopre la sua passione per la cucina e dopo la laurea inizia a fare il cuoco prima nei ristoranti di Bassano del Grappa e poi in Germania dove si trasferisce. Nel 2016, l’anno orribile, arriva la malattia. La notizia della su morte arriva da Facebook, dove era stata aperta una pagina in cui si racconta come Bizzotto sia riuscito a realizzare il suo sogno: il libro testamento per Giulia Grace. Ad aiutarlo era stata la sua amica di Treviso, Rebecca Frasson, che sulla pagina Facebook gli ha tributato un ultimo saluto. «Andrea se ne è andato questa notte. Ma noi tutti sappiamo che la bicicletta non si ferma: lui ha pedalato così tanto e ora tocca a noi. Ciao Biz. È stato un onore. È stato folle. È stato bellissimo», si legge nel post firmato da Rebecca che accompagna queste parole con una scena del film “Jack Frusciante è uscito dal gruppo”. 


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Il Mattino