Il bimbo piange, maestra dell'asilo lo calma con i video di Youtube. La denuncia della mamma influencer

Il bimbo piange, maestra dell'asilo lo calma con i video di Youtube. La denuncia della mamma influencer
Un cartone su Youtube, e tutto è risolto. Può capitare a tutti di concedere ai nostri figli una parentesi “tecnologica” più o meno lunga per...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Un cartone su Youtube, e tutto è risolto. Può capitare a tutti di concedere ai nostri figli una parentesi “tecnologica” più o meno lunga per prendere un break. Decisamente diverso, però, sarebbe immaginare una scena del genere in un asilo nido dove le maestre dovrebbero garantire non solo la custodia ma pure un primo piano di insegnamento.


E invece in una scuola di Napoli, l’utilizzo degli smartphone per “tenere a bada” i piccoli (da 1 a 3 anni) non sembra essere un’anomalia. A denunciare il fatto è la famosa mom influencer e blogger Alessandra D’Agostino in una storia su Instagram. “Ieri mio figlio Francesco era entusiasta di andare a scuola. Era il secondo giorno di inserimento (il periodo in cui i genitori possono affiancare i figli nella giornata scolastica, ndr)  e ho visto che seguiva la maestra in un’aula con la porta chiusa. Volevo vedere il perché di tanto entusiasmo e all’inizio la direttrice mi ha detto di attendere. Una volta entrata sembrava tutto ok, lui stava giocando con le costruzioni. Dopo dieci minuti passati in cortile ho deciso di rientrare stavolta senza avvisare nessuno e mi si è presentata davanti questa scena: alcuni bimbi giocavano, altri piangevano. Poi ho visto Francesco seduto su una sedia, con un cellulare in mano che guardava Youtube. La prima reazione è stata una risata, ero incredula. La maestra mi ha spiegato che gli aveva dato il suo cellulare perché piangeva e quindi Youtube era la soluzione. Mio figlio non andrà più in quella scuola”. Una soluzione adottata pure con altri bambini dell’istituto e tollerata, presumibilmente, quindi pure dalla direzione scolastica. Il video è diventato virare sui social, soprattutto nei gruppi “delle mamme”.   Leggi l'articolo completo su
Il Mattino