È dell'astronauta canadese Julie Payette la foto dell'Italia dallo spazio citata dal presidente Sergio Mattarella all'inizio del suo messaggio di fine anno. ...
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«Mi è stata donata poco tempo fa una foto dell’Italia vista dallo spazio. Ve ne sono tante sul web, ma questa mi ha fatto riflettere perché proviene da una astronauta, adesso al vertice di un Paese amico. Vorrei condividere con voi questa immagine».
Di foto così suggestive dello Stivale ne hanno scattato anche gli astronauti Samantha Cristoforetti e Paolo Nespoli (per non dire di Luca Parmitano, che poi Mattarella citerà esplicitamente alla fine del discorso) conosciuti personalmente dal Presidente perché sono stati in missione in orbita sulla stazione internazionale durante il suo mandato, ma questa volta il riferimento è andato all'immagine che Julie Payette, 56 anni, gli ha donato lo scorso novembre durante una visita ufficiale in Italia in veste di Governatrice generale del Canada, ruolo che riveste dal 2017, su indicazione del premier Justin Trudeau. In che cosa consiste questo incarico di grandissimo prestigio: si tratta in pratica di rappresentare direttamente la Regina Elisabetta II nell'ex colonia britannica. Di sicuro si tratta dell'astronauta, da Gagarin in poi (1961) giunta più in alto in un incarico istituzionale.
Il discorso del presidente Mattarella, del resto, è cominciato con una citazione dello spazio ed è terminato allo stesso modo, citando l'astronauta Luca Parmitano, in orbita sull'Iss dal luglio scorso e primo italiano a comandare l'equipaggio cosmopolita della stazioen spaziale internazionale.
«Rivolgo gli auguri - ha detto Mattarella - alle donne e agli uomini delle Forze Armate, delle Forze dell’Ordine, a tutti coloro che, con vari ruoli e compiti, operano a beneficio della Repubblica e di tutti noi cittadini. Per tutti, saluto Luca Parmitano – il primo astronauta italiano al comando della stazione spaziale internazionale – impegnato nella frontiera avanzata della ricerca nello spazio, in cui l’Italia è tra i principali protagonisti. Da lassù, da quella navicella – come mi ha detto quando ci siamo collegati – avverte quanto appaiano incomprensibili e dissennate le inimicizie, le contrapposizioni e le violenze in un pianeta sempre più piccolo e raccolto. E mi ha trasmesso un messaggio che faccio mio: la speranza consiste nella possibilità di avere sempre qualcosa da raggiungere. È questo l’augurio che rivolgo a tutti voi!»
(Foto Cplc Mathieu Gaudreault, Rideau Hall © BSGG, 2019) Leggi l'articolo completo su
Il Mattino