Fichi d'India: Bruno Arena morto, Max Cavallari in lacrime a Le Iene: «È stata una bella favola»

Max Cavallari in lacrime per la morte di Bruno Arena, l'ultimo ricordo: «È stata una bella favola»
Max Cavallari, con la voce rotta dal pianto, ha voluto lasciare al pubblico un ultimo ricordo legato all'amico e compagno di avventure Bruno Arena, recentemente...

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Max Cavallari, con la voce rotta dal pianto, ha voluto lasciare al pubblico un ultimo ricordo legato all'amico e compagno di avventure Bruno Arena, recentemente scomparso all'età di 65 anni. Ieri sera, ospite alla prima puntata di Le Iene, il comico dei Fichi d'India, ha raccontato col cuore spezzato quanto i due erano diversi tra di loro ma complici allo stesso tempo: «Ci capivamo con gli occhi». 

 

Cosa ha detto

 

«Ci siamo conosciuti all’oratorio di Varese. Eravamo completamente diversi, ché lui per esempio amava lo sport e io il giardinaggio, lui i primi e io i secondi, lui andava in bicicletta e a me piacevano le macchine d’epoca. Un giorno è venuto in Mediaset in bici quando venivamo a fare i nostri programmi e io venivo a lavorare con una vecchia Porche. Quel giorno Piersilvio Berlusconi ci ha visti, ha guardato i due mezzi e ha detto: “Ma guadagnate uguale voi Fichi d’India?”», ha raccontato commosso Max Cavallari.

Poi continua: «Mi ricordo che agli inizi ci pagavano talmente poco che andavamo a Roma a fare uno spettacolo per 600mila lire e ne spendevamo 1200 e Bruno tornava a casa e faceva il bancomat per far vedere alla moglie che guadagnavamo. Abbiamo lavorato con i grandi, con Proietti, con Benigni, abbiamo lavorato con tutti premi Oscar ed è stata una bella favola».

 

 

Con la voce rotta dall'emozione e con le lacrime agli occhi, il comico ha ricordato il momento in cui il collega ha iniziato ad accusare problemi di salute dopo che un'emorragia cerebrale lo aveva colpito: «Quando lui è andato in coma io mi sono un po’ chiuso, non volevo fare più niente, ma i fan mi sono venuti a cercare per dirmi di continuare perché I Fichi non erano finiti e allora Bruno mi ha guardato negli occhi, perché noi solo con lo sguardo ci capivamo, e mi ha detto di andare avanti. Ho preso le parrucche, le mie valigie e ho ricominciato».

«Poi gli ho detto di non spegnere la luna, lui l’ha spenta però io la riaccendo», ha chiosato Max Cavallari raccogliendo tutto il calore da parte del pubblico.

 

 

 

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Il Mattino