Una raccolta di biglietti, lettere e dischi di Maria Callas (1923-1977) sarà battuta all'asta da Bolaffi a Milano giovedì 22 giugno durante una vendita dedicata...
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Con una lettera datata 22 gennaio 1961, al «gentile amico Paolo» chiedeva scusa: «Sono imperdonabile per non averla scritta prima questa lettera di ringraziamentò».
Compare anche una celebre testimonianza sul film «Medea» di Pier Paolo Pasolini che segnò la rinascita di Callas dopo la depressione nella quale era caduta dopo il matrimonio di Onassis con la vedova Kennedy.
In data 18 agosto 1969 scriveva: «'Finalmente eccomi un pò tranquilla a Parigi e le scrivo due righe di saluto affettuoso. Sto bene e sono contenta del mio lavoro nel film. La mia collaborazione con Pasolini era molto bella. È un uomo che lavora nella maniera che mi si addice. Abbiamo finito presto e bene, adesso la sta montando. Dopo farò il doppiaggio e penso verso dicembre verrà fuori».
Tra i cimeli della leggendaria soprano un telegramma di auguri e ringraziamenti di Callas a Paolo Barbieri e una lettera dattiloscritta firmata da Teresa D'Addato, segretaria della cantante lirica.
Sarà battuta all'asta anche una pellicola 16 millimetri entro la tipica scatola d'alluminio, contenente copia di una trasmissione della televisione francese a cura di Bernard Gavoty intitolata «Les grands interpretes» del 1965. Nel film si vede Callas che interpreta alcune arie d'opera con l'Orchestra Nazionale francese sotto la direzione di
Georges Pretre e che risponde alle domande del conduttore.
Tra le lettere, una pagina dattiloscritta firmata, datata 29 ottobre 1970, in rispoosta ad un invito di Barbieri: «Quanto mi è spiaciuto non venire da voi, ma mi sono trovata così bene in quell'isola greca, in riposo e tranquillità assoluta! Sarà per un'altra volta, se mi vorrete». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino