Uno stile di vita sano potrebbe evitare un tumore su tre. E quell'unico potrebbe essere curato se tutti aderissero ai programmi di screening per la diagnosi precoce. Ognuno...
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Non fumare, mangiare bene, fare attività fisica sono le regole d'oro rilanciate alla vigilia della Giornata mondiale da Airc, Associazione italiana per la ricerca sul cancro, e Lilt, Lega italiana per la lotta contro i tumori. «Nel 2017 - ricorda Marco Alloisio, presidente della Lilt di Milano - in Italia sono stati diagnosticati poco più di 369.000 nuovi casi di tumore maligno», oltre mille al giorno, «di cui circa 192 mila negli uomini e 177 mila nelle donne, in aumento rispetto al 2016 quando ne erano stati diagnosticati più o meno 365 mila, di cui circa 190 mila negli uomini e 175 mila nelle donne. Ancora troppi». Non solo: «Le previsioni per i prossimi anni - avverte l'Airc - indicano che nel 2030 il cancro sarà la principale causa di morte nel mondo, dove saranno diagnosticati fino a 21,6 milioni di nuovi casi all'anno».
La buona notizia è che «a fronte di questi dati - sottolinea l'associazione impegnata da oltre 50 anni a sostenere gli scienziati in guerra contro il cancro - ci sono i progressi della ricerca che negli ultimi 2 decenni hanno contribuito a far diminuire costantemente la mortalità. In Italia in particolare oggi si guarisce di più, come testimoniano i dati che ci pongono al vertice in Europa per le guarigioni: la sopravvivenza a 5 anni è aumentata rispetto ai casi diagnosticati nel quinquennio precedente sia per gli uomini (54% verso 51%) che per le donne (63% vs 60%). Nel nostro Paese vivono oggi oltre 3,3 milioni di persone che hanno superato una diagnosi di cancro». Nel 2006 erano circa 2,2 mln, precisa la Lilt che festeggia quest'anno i suoi primi «70 anni di lotta per la vita». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino