Nausea, vomito e brividi di freddo: questi i sintomi più comuni di alcuni effetti collaterali che l'uso prolungato di cannabis potrebbe provocare sulla salute. La...
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Oltreoceano, da qualche anno, sono sempre più gli stati che liberalizzano la cannabis anche a scopo ricreativo. Ed è proprio in Colorado, a Washington e Seattle, dove dopo la legalizzazione si è registrato un vero e proprio boom degli acquisti, ma anche una crescita di ricoveri in ospedali con i sintomi della CHS. Questa patologia era stata già osservata oltre un decennio fa in Australia, dove alcuni fumatori accaniti avevano patito gli stessi sintomi. Alcuni di loro, dopo aver smesso di fumare cannabis, erano improvvisamente migliorati.
Una possibile cura di fronte a questo tipo di malessere potrebbe essere un semplice bagno caldo per qualche minuto. Purtroppo, però, non funziona per tutti gli individui. Per questo motivo i ricercatori statunitensi, che stanno cercando di capire su quali recettori del corpo possa influire la cannabis fino a portare al malore, consigliano di non abusarne. Solo un uso moderato, infatti, come dimostra il caso australiano, può prevenire la comparsa della patologia. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino