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Sono stati i tatuaggi a permettere l'identificazione del corpo smembrato di Charlotte Angie, la giovane donna uccisa e fatta a pezzi da un vicino di casa, che ne ha buttato il cadavere in un dirupo a Borno, nel bresciano. A riconoscere il disegno maculato sulle sue gambe e gli altri tatoo, secondo quanto riporta Dagospia, sarebbe stato un follower della giovane donna che aveva iniziato a seguirla sui social dopo un'intervista al programma radiofonico La Zanzara.
Charlotte Angie, l'intervista a "La Zanzara"
A confessare l'omicidio della performer italo-olandese Carol Maltesi, 25 anni, in arte Charlotte Angie, è stato il suo vicino di casa Davide Fontana, impiegato di banca milanese, creatore in rete di un blog dedicato al mondo del cibo e anche di un profilo Instagram dove pubblicava solo foto di giovani in mise succinte. Il 43enne avrebbe fatto a pezzi il suo corpo nell'appartamento di lei, per poi nasconderlo nel congelatore e gettarlo dentro sacchi e dopo diverse settimane in un dirupo in Valcamonica.
I tatuaggi rendevano unica Charlotte, a cominciare dal disegno maculato sul gluteo simile a quello della cantante Elettra Lamborghini.
In occasione del suo intervento in radio lo scorso 6 dicembre Charlotte aveva raccontato di come si era approcciata al mondo hard, di come si era creata un proprio canale OnlyFans e della sua esperinza a Praga per girare contenuti per adulti.
OnlyFans, social e interventi radio per poi sparire improvvisamente nel nulla dimenticata dal proprio pubblico e dai propri conoscenti, è proprio questo il paradosso della vicenda di Charlotte. Nelle settimane succesive alla sua morte, nessuno l'aveva cercata. «Solo la mamma con alcuni messaggi whatsapp e l'ex compagno sempre con messaggi. Al telefono nessuno», ha detto Fontana durante l'interrogatorio nella caserma dei carabinieri di Brescia.
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