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È passato esattamente un anno dal lancio di raccolta fondi da parte di Chiara Ferragni e Fedez su GoFundMe per rafforzare la terapia intensiva dell’IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano durante l’emergenza sanitaria Covid-19. Una campagna record che ha raggiunto quasi 4.5 milioni di euro grazie a 206mila donatori in pochissimo tempo e a 180mila condivisioni sui social media.
In circa otto giorni le donazioni hanno permesso la realizzazione di una terapia intensiva all’interno di una delle due tensostrutture del campus universitario del San Raffaele. Il nuovo reparto, con 14 posti letto, è stato dotato delle tecnologie più avanzate (Tac, archi radiologici ed Ecmo – la macchina cuore polmoni) per trattare i malati gravi che hanno contratto il coronavirus e che necessitano di assistenza respiratoria.
L’attuale situazione epidemiologica vede una ripresa dei casi di Covid-19 e la tensostruttura, realizzata grazie alla campagna di crowdfunding e allestita nell’area degli ex campi sportivi dell’Università Vita-Salute San Raffaele, permette ancora oggi all’Ospedale di garantire la continuità di cura per le patologie urgenti ed emergenti e, in base all’evoluzione dell’epidemia e alle indicazione di Regione Lombardia, di modulare conseguentemente l’attività di ricovero in elezione.
Tutto questo è stato possibile grazie alla partecipazione degli italiani che hanno contribuito con una donazione di 21 euro in media.
«Ringraziamo di cuore Chiara Ferragni e Fedez che hanno dato il via a una raccolta fondi con GoFundMe che ha permesso all’Ospedale San Raffaele di potenziare le terapie intensive della Regione sottoposte a una progressiva saturazione a causa dell’alto numero di pazienti con forme gravi di Covid-19 - dichiara la Dott.ssa Chloè Larsay, direttrice fundraising di Ospedale San Raffaele - La loro iniziativa è stata fondamentale per mobilitare migliaia di persone in tutto il Paese e ben oltre i confini. Sono stati moltissimi i donatori, privati cittadini e aziende, che ci hanno sostenuto con il loro contributo permettendoci di salvare molte vite».
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