Un popolo di buongustai vogliosi di provare cucine diverse. È la fotografia scattata dalla mappa del cibo a domicilio elaborata da Just Eat, colosso del mercato europeo...
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Curiosi gli incroci circa le preferenze cittadine: milanesi e fiorentini amano il sushi, nella Capitale domina il cinese, i genovesi vanno di messicano, panino e dolci regnano a Napoli, mentre il pollo è un must a Palermo, Bari è terreno fertile per pytos e piatti dell'Ellade e a Cagliari c'è grande voglia di hamburger.
Un tratto italico è la passione per piatti e prodotti tipici di altre regioni: così lasagne e cotoletta alla milanese vanno forte tra i baresi, i bigoli alla matriciana romani sono amatissimi dai veneziani, il pesto alla genovese è come oro per i cagliaritani e il pensiero del pasticcio alla bolognese ammalia i padovani.
Valutando le fasce d'età, i millennials stravincono per la frequenza di ordini (70%) davanti alla fascia dei 36-45enni (22%) e degli over 45 (8%), soliti recarsi al ristorante. Impiegati e studenti sono le categorie più sensibili al servizio (40%), con i professionisti ordinano meno ma sperimentano più di tutti. Naturale che quest'ultimi siano i più spendaccioni, con una media di 700 euro all'anno, con gli impiegati che si attestano sui 647 euro e gli studenti a 378 ero. In termini di genere, alle donne piace tornare nei ristoranti prediletti variando però la cucina, mentre gli uomini si nutrono di cibi sostanziosi come hamburger o pizza per non deludere il palato e lo stomaco. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino