Le acrobazie per colpire il pallone di testa e insaccarlo in rete potrebbero danneggiare il cervello. Secondo uno studio inglese, la ripetizione continua di questo gesto...
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I ricercatori dell'Università di Stirling (Scozia) hanno verificato sul campo che colpire di testa un pallone proveniente da un calcio d'angolo per 20 volte può far aumentare il 'black-out' del cervello del 67%. È chiaro - sottolineano - che difficilmente, durante una partita, un giocatore colpirà la palla per 20 calci d'angolo consecutivi, ma questo gesto atletico è lo stesso sia per atleti maggiorenni che per i bambini all'inizio dell'attività sportiva. Quando il cervello è ancora in una fase di sviluppo.
La ricerca, pubblicata su 'EBioMedicine', ha preso in esame 19 calciatori dilettanti (tra cui 5 donne con un'età sopra i 23 anni) a cui è stato chiesto di colpire di testa un pallone che arrivava dal calcio d'angolo a una velocità standard. Gli scienziati hanno verificato alcuni parametri del cervello (insieme al controllo posturale e la funzione cognitiva) prima e dopo l'azione sul campo e ripetuto le misure ad intervalli di 24, 48 ore e dopo 2 settimane.
Ebbene, subito dopo i ripetuti colpi di testa, si osserva un'alterazione elettrofisiologica e una riduzione della memoria.
Eventi transitori che si normalizzavano dopo 24 ore. Secondo i ricercatori, «è necessario però approfondire le conseguenze dirette per il cervello derivate dai colpi di testa nel gioco del calcio, effetti che devono essere analizzati a lungo termine». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino