Incidente diplomatico, venerdì mattina su Radio Globo, dove Roberto Marchetti, conduttore del Morning Show, è stato interrotto e rimproverato da...
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A quel punto, Nunzia, l'ascoltatrice ha aggiunto amareggiata: «Ha fatto schifo a te, ha fatto schifo a un altro e poi qualcuno va a via del Corso per prenderli a botte.
«Ma due omosessuali non direbbero mai una cosa del genere nei confronti di due etero che si baciano, sei il presentatore e non puoi dire una cosa del genere», ha provato ancora a replicare l’ascoltatrice, provocando la reazione divertita del conduttore sbottato anche in «e sticazzi». Davanti all’insistenza della ragazza, dal Morning Show di Radio Globo hanno preferito sfumare, tagliando la telefonata per andare in pubblicità.
Un commento che ha provocato la reazione del Comitato Roma Pride, che organizza ogni anno la parata per i diritti delle persone omosessuali e che annuncia di voler interrompere ogni partnership con la radio: «Quando Radio Globo si è offerta come media partner del Roma Pride – dichiara Sebastiano Secci, portavoce del Roma Pride – eravamo felici che una radio generalista si impegnasse a divulgare i valori del Pride. Per questo la vicenda ci ha provocato delusione e rabbia, non solo per la gravissima affermazione del conduttore ma anche, e soprattutto, per il silenzio colpevole dell’editore. Il Roma Pride, nei suoi ormai quasi 25 anni di storia, ha fatto della propria piattaforma valoriale e politica l’elemento centrale della sua azione, senza aver timore di rifiutare sponsorship e partnership con aziende e marchi noti ma che non avevano delle policy rispettose dei diritti e della dignità di tutte e tutti. Per questo abbiamo intenzione di interrompere qualsiasi partnership con Radio Globo riservandoci di agire in ogni sede per tutelare il nostro nome e la nostra storia”.
«Nel merito della vicenda – conclude Secci – ci dispiace dover spiegare a professionisti che lavorano nel campo della comunicazione che la libertà di espressione non è libertà di insulto e che si esercita contro chi è detentore di potere, non contro le minoranze oppresse della società. Questa è solo vigliaccheria che qualifica chi se ne rende autore e complice» Leggi l'articolo completo su
Il Mattino