Stranger Things, la donazione di "Undici" per l'emergenza Coronavirus commuove i social

Stranger Things, la donazione di "Undici" per l'emergenza Coronavirus commuove i social
Le produzione di Hollywood si sono fermate, così come per il resto dello spettacolo americano. Anche Millie Bobby Brown, la "Undici" di Stranger Things, ha dovuto...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Le produzione di Hollywood si sono fermate, così come per il resto dello spettacolo americano. Anche Millie Bobby Brown, la "Undici" di Stranger Things, ha dovuto posticipare l'inizio delle riprese per la nuova stagione della fortunata serie Netflix. L'emergenza Coronavirus ha colpito anche gli Stati Uniti e così la 16enne e la sua famiglia hanno deciso di fare un'importante donazione alla città di Santa Fe. Grazie ai soldi versati dall'attrice, il Food Depot potrà distribuire circa 20.000 pasti ai più bisognosi nel New Mexico.


Netflix, spoiler in strada per far restare la gente in casa
 

Intanto, a proposito di Netflix, crescono gli abbonamenti per la tv in streaming. A fine 2020, secondo un'analisi, gli abbonamenti a Netflix e servizi analoghi raggiungeranno i 949 milioni di unità su scala globale, 47 milioni in più (+5%) rispetto a quanto stimato in precedenza. Nel lungo periodo, gli analisti prevedono una crescita di 621 milioni di abbonamenti tra il 2019 e il 2025, quando le persone che pagano un servizio di video in streaming saranno 1,43 miliardi. In Cina se ne conteranno 438 milioni, e 342 milioni si registreranno in Usa, dove ad essere abbonate ad almeno un servizio saranno tre famiglie su quattro. «Un fattore significativo che influenza la futura crescita degli abbonamenti è l'impatto del coronavirus, sia a breve che a lungo termine», spiega l'analista Michael Goodman. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino