CS Moda & CSR: la conceria campana Be Green Tannery tra le best practice di GreenItaly 2021

CS Moda & CSR: la conceria campana Be Green Tannery tra le best practice di GreenItaly 2021
Inserire la filiera italiana della moda nell’economia circolare non rappresenta solo un cambio di paradigma, ma risponde alle indicazioni dell’Unione Europea...

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Inserire la filiera italiana della moda nell’economia circolare non rappresenta solo un cambio di paradigma, ma risponde alle indicazioni dell’Unione Europea (riprese anche nel PNRR) che segnalano la progressiva riduzione dei volumi di rifiuti come via da seguire, si legge nel rapporto “GreenItaly 2021 - Un’economia a misura d’uomo per il futuro dell’Europa”. Un obiettivo importante nella partita contro il cambiamento climatico e la transizione ecologica nella quale sta facendo la sua parte anche la conceria Be Green Tannery. A riconoscere lo sforzo della PMI innovativa fondata nel 2018 da Annalisa e Felice De Piano, sono stati infatti Symbola, fondazione per le qualità italiane e Unioncamere, che hanno inserito Be Green Tannery tra le best practice di GreenItaly 2021. 

Annalisa De Piano, co-fondatrice di Be Green Tannery

Il rapporto, alla cui presentazione hanno preso parte anche Roberto Cingolani, Ministro della Transizione Ecologica e Paolo Gentiloni, Commissario Europeo per gli Affari Economici, evidenzia come la conceria campana grazie a importanti investimenti sulla ricerca sia riuscita a mettere a punto un innovativo processo che permette di abbattere del 33% l’energia consumata e del 30% l’acqua utilizzata. Inoltre, aggiunge come alla base di questa rivoluzione ci siano pelli prive di sostanze chimiche critiche e tempi più veloci di lavorazione. «Essere inseriti fra le 200 best practice selezionate da GreenItaly è per noi motivo di grande orgoglio e soddisfazione – commenta Annalisa De Piano, co-fondatrice di Be Green Tannery – Un importante riconoscimento che premia tutti gli sforzi fatti per dare vita a un prodotto unico nel suo genere. Crediamo fortemente nel nostro lavoro, un mestiere che nella nostra famiglia viene tramandato da generazioni, ma che io e mio fratello abbiamo deciso di rivoluzionare, animati dal desiderio di un futuro 100% green per la moda».

Aggiunge: «Abbiamo sempre pensato che sostenibilità e qualità vadano di pari passo, ed è così che siamo riusciti, dopo anni di ricerche, a creare pelli durevoli, performanti, sostenibili, del tutto identiche a quelle conciate tradizionalmente. Nel rapporto si legge come il 90% della perdita globale di biodiversità, della scarsità idrica e delle emissioni nocive responsabili del cambiamento climatico siano causati dal modo in cui l’uomo usa e trasforma le risorse naturali e come, negli ultimi 30 anni, la quantità di materie prime estratte su scala mondiale sia più che raddoppiata. Ecco, noi vogliamo staccarci completamente da questo modello e far parte di una rivoluzione green che giovi noi e le prossime generazioni. Grazie a Symbola e Unioncamere, grazie ai nostri clienti, grazie ai nostri dipendenti: continuiamo a lavorare per un futuro più verde».

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Il Mattino