Lo scrittore di libri per bambini David Walliams è finito nel mirino dei social dopo che l'attivista e food writer Jack Monroe ha lanciato su Twitter un...
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«37 milioni di copie vendute?», si chiede ironicamente Monroe, che ci tiene a sottolineare di aver letto tutti i libri ma di non averne comprato nemmeno uno: tra le critiche, il fatto di usare la parola «grasso» come «descrizione dispregiativa, praticamente dappertutto», e la descrizione della madre single di due bambini come «noiosa» e tra i «peggiori genitori del mondo» quando «tutto ciò che fa è amare i suoi figli e farli ridere».
Al quotidiano britannico Independent l'editore di Walliams, la HarperCollins, ha fatto sapere che «i libri hanno un pubblico diversificato che si riflette nel loro contenuto. Scrive sui mondi reali dei bambini usando la commedia come un modo per affrontare molti argomenti difficili» e «dovrebbe essere considerato in un contesto più ampio». Monroe aveva anche accusato Walliams di razzismo per via di un personaggio, Miss Tutelage, che però - spiega l'editore - è bianco e non di colore, quindi «le sue rimostranze erano errate». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino