I diamanti di Maria Antonietta all'asta a Ginevra: Christie's si aspetta il record

I diamanti di Maria Antonietta all'asta a Ginevra: Christie's si aspetta il record
Maria Antonietta aveva le mani bucate: amava spendere su tutto, soprattutto in gioielli, e i suoi acquisti sfrenati erano motivo di cruccio per la madre,...

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Maria Antonietta aveva le mani bucate: amava spendere su tutto, soprattutto in gioielli, e i suoi acquisti sfrenati erano motivo di cruccio per la madre, l'imperatrice Maria Teresa d'Austria. Oggi una coppia di braccialetti di diamanti appartenuti alla regina di Francia morta sotto la lama della ghigliottina stanno per andare all'asta da Christiès a Ginevra e ci si aspetta il record. «Hanno viaggiato nel tempo per raccontare uno dei momenti più importanti della storia di Francia in tutto il suo glamour, gloria e dramma» ha detto Fran‡ois Curiel, il presidente di Christiès Europa.

 

L'asta è in programma il 9 novembre e i braccialetti hanno una stima di partenza di 2-4 milioni di dollari: «Mi aspetto i fuochi d'artificio», ha detto Max Fawcett, capo del dipartimento gioielli di Christiès a Ginevra ripensando ai 32 milioni pagati nel 2018 per un grande ciondolo di perla naturale a forma di goccia appartenuto alla regina ghigliottinata.

 

I braccialetti, per un totale di 112 diamanti, sono offerti dagli eredi della famiglia Borbone-Parma, una dinastia discendente dal Re Sole centrale nella storia europea grazie ai legami familiari tra Francia, Austria, Spagna e Italia. Fu la stessa Maria Antonietta a salvare i gioielli nascondendoli in una cassa di legno alla vigilia del processo dei rivoluzionari di Robespierre. Secondo gli scritti della sua dama di compagnia, Madame Campan, nei giorni successivi i gioielli furono inviati a Bruxelles, dove regnava la sorella della sovrana, l'arciduchessa Maria-Cristina e dove viveva il conte Florimond Mercy-Argenteau, ex ambasciatore d'Austria a Parigi e uno dei pochi uomini di fiducia della regina, che prese in consegna i monili e li inviò a Vienna.

 

Luigi XVI e Maria Antonietta furono ghigliottinati nel 1793: sopravvisse solo la figlia Maria Teresa (1778-1851), nota come Madame Royale che, liberata dopo tre anni di isolamento, tornò nella capitale austriaca dove il cugino, l'imperatore, le consegnò i gioielli materni che poi confluirono nel patrimonio dei Borbone Parma per via dinastica. Raffigurati in un ritratto del 1785 oggi al museo di Stoccolma, i braccialetti sono probabilmente quelli citati da Maria Teresa d'Austria in una lettera alla figlia del 2 settembre 1776: «Sento da Parigi che hai appena fatto un acquisto di braccialetti da 250 mila lire e in questo modo hai sconvolto le tue finanze».

 

Avvertimenti materni a parte, 250 mila lire erano una somma enorme per l'epoca e documenti recentemente scoperti negli archivi francesi hanno identificato il gioielliere a cui fu pagata: Charles Auguste Boehmer, un tedesco di origini ugonotte che si era da poco trasferito a Parigi e da cui Maria Antonietta aveva acquistato un paio di orecchini a girandola coprendosi di debiti.

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Il Mattino