La 33enne Selene Vella, di Casciana Terme (Pisa), temeva di perdere il lavoro quando ha scoperto di essere rimasta incinta. La reazione del suo datore di lavoro, Davide...
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«Mi sono messa pure nei suoi panni, il contratto sarebbe scaduto a marzo, non volevo creare problemi, sapevo che l'azienda avrebbe potuto avere difficoltà», ha raccontato la 33enne, «avevo dubbi se annunciare o no la gravidanza. Invece c'è stata questa bella sorpresa, ce ne fossero di imprenditori così. Sono grata all’azienda, che in un momento così delicato della mia vita mi è stata accanto.
«Benvenuta nella nostra famiglia», le ha detto Zaccaria annunciandole di aver deciso di assumerla per sempre lasciandola pure libera di decidere quando iniziare il periodo di congedo per la maternità. «Si è commossa, non me lo aspettavo. È stato bello vederla così felice, piena di gioia. Non potevo farla andare via solo perché è rimasta incinta. Sì, è vero, nei prossimi mesi saremo in difficoltà perché avremo un dipendente in meno, ma stringeremo i denti per Selene e lo faremo tutti volentieri»
Caso analogo avvenne nell'aprile 2018 a Trieste quando un altro imprenditore, Christian Bracich, saputo che una sua dipendente precaria era in attesa di un figlio le trasformò il contratto a termine in un contratto a tempo indeterminato. Un gesto «esemplare» per cui è stato insignito del titolo di Cavaliere del lavoro dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella e la sua storia è stata evidenziata nella giornata dedicata dal Quirinale agli 'eroi civilì.
Mauro Fuso, segretario Cgil a Pisa, commenta: «Una decisione più unica che rara che spero faccia riflettere l'imprenditoria. Quando parliamo di lavoro e di impresa di qualità intendiamo questo. Se ripetiamo che la popolazione invecchia e il tasso di natalità è molto basso, è necessario agire nell'unica direzione possibile: favorire e garantire la maternità nel lavoro e nella società con scelte e risorse coerenti».
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Il Mattino