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Sapere se non funzionerà, si può. Capire in anticipo se il - presunto - colpo di fulmine, si concluderà in un - magari costoso, di sicuro doloroso - divorzio è possibile, di più: è un dovere. Parola della star di tutti i divorzisti, colei che rappresentò, tra gli altri, Carlo contro Diana, Paul McCartney contro Heather Mills, per non parlare di Liam Gallagher contro Nicole Appleton. L'inglese Fiona Shackleton, alias la Magnolia di acciaio, nonché Baronessa di Belgravia, l'avvocata più pagata d'Inghilterra quando si tratta di chiudere una storia, ha deciso di passare al «nemico»: mettere a disposizione dei giovani innamorati, potenziali futuri clienti, una app per capire subito se il partner scelto è quello giusto o porterà inesorabilmente al non lieto fine, alla rottura, e, cosa più terribile di tutte, alla causa di divorzio. Evitare di finire come Kramer contro Kramer si impara: questo l'esperienza ha insegnato a Fiona, la quale è felicemente sposata da 40 anni con Ian, padre delle sue due figlie. E per evitare errori fatali che possono costare molto cari (vedi le sue parcelle, dagli 800 ai 1400 euro l'ora) bisogna studiare fin da giovani.
Aver osservato per decenni coppie in guerra, ha spinto Fiona a sponsorizzare una ricerca all'Università di Exeter (la stessa, tra l'altro, dove incontrò il suo Ian) sul tema delle relazioni e della felicità, o dell'infelicità, coniugale. I risultati possono sembrare banali. Perché finisce un amore? La risposta è sotto gli occhi di tutti, peccato che quando ci innamoriamo lo sguardo si confonda: aspettative irrealistiche e incompatibilità col partner.
Lady Shackleton, che è anche avvocato personale di William e Henry, ha tra l'altro rappresentato (e fatto vincere) un anno fa la principessa Haya di Giordania, in guerra contro l'ex marito, l'emiro di Dubai. Eppure, assicura, la prima cosa che dice ai suoi clienti, quasi tutti ricchissimi, e più o meno blasonati, è sempre la stessa: «avete provato a salvare il matrimonio? Siete sicuri di poter stabilire quanto vale poter leggere ogni sera le favole della buonanotte a vostro figlio?» E se qualcuno le chiede di descrivere il suo, di matrimonio lei lo fa con precisione chirurgica e l'apparente banalità che alla fine deve essere il segreto dell'amore eterno: «il nostro matrimonio funziona perché abbiamo entrambi una nostra attività, e soprattutto perché Ian è una persona buona. Io avevo il vantaggio di avere studiato il diritto del divorzio ben prima del mio matrimonio, avevo accumulato una bella esperienza e ho capito subito che tipo di persona fosse. Alla fine, quello che conta di più è avere accanto una persona con un buon carattere. Anzi, forse è proprio l'unica cosa che conta».
Il Mattino