Ucraina, donna sfida il soldato russo: «Metti questi semi in tasca, cresceranno girasoli quando morirai»

Ucraina, donna sfida il soldato russo: «Metti questi semi in tasca, cresceranno girasoli quando morirai»
Ai fucili ha risposto con i fiori. Una donna ucraina è diventata il simbolo della resistenza alle milizie russe che hanno invaso il Paese. Sui social il video di lei...

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Ai fucili ha risposto con i fiori. Una donna ucraina è diventata il simbolo della resistenza alle milizie russe che hanno invaso il Paese. Sui social il video di lei che si avvicina a un soldato russo e poi gli parla senza paura, ha fatto il giro del web. Tanto che grazie ai testimoni, che hanno ripreso e poi postato la scena, è stato chiaro anche il dialogo: «Prendi questi semi e mettili in tasca. Così quando morirai cresceranno girasoli». La donna oltre ai semi aveva in mano anche un telefono. «Chi sei?», gli chiede avvicinandosi. «Abbiamo una missione. Prego, venga da questa parte», risponde il soldato. «Che tipo di missione? Sei russo?», domanda lei. «Sì», dice l'uomo. «E che ca… stai facendo qui?», lo interrompe subito lei. Il militare capisce che la donna vuole verbalmente attaccarlo e le risponde: «Questa discussione non porterà a nulla». Così la donna si sfoga: «Siete degli invasori, siete dei fascisti! Cosa ca… state facendo nella nostra terra con tutte queste armi?». Poi la scena diventata virale. Prima che il sondato possa solo accennare una risposta, lei gli allunga con una mano dei semi: «Prendi questi e mettili in tasca così almeno cresceranno dei girasoli (uno dei simboli nazionali dell’Ucraina, ndr) quando voi tutti morirete qui».

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L’uomo ripete ancora: «In questo momento questa discussione non porterà da nessuna parte. Non peggioriamo questa situazione, per favore», dice il soldato con il fucile in mano, che però non spaventa la donna. Interviene un altro soldato russo, che dice qualcosa alla signora. Lei interrompe entrambi e si allontana: «Ragazzi, mettetevi i semi di girasole in tasca, per favore. Morirete qui con i semi. Siete venuti nella mia terra, lo capite? Siete degli invasori, siete nemici. E da questo momento siete maledetti».

 

 

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Il Mattino