Maria Grazia Cucinotta scrive a Mattarella: «Una commissione per monitorare le condizioni delle donne afghane»

Maria Grazia Cucinotta scrive a Mattarella: «Una commissione per monitorare le condizioni delle donne afghane»
Maria Grazia Cucinotta scrive al presidente della Repubblica Sergio Mattarella chiedendo che sia istituita una commissione internazionale di esperti per monitorare le condizioni...

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Maria Grazia Cucinotta scrive al presidente della Repubblica Sergio Mattarella chiedendo che sia istituita una commissione internazionale di esperti per monitorare le condizioni di vita delle donne afghane«Siamo testimoni di uno scenario apocalittico in Afghanistan ed è impossibile contrastare o contenere tale dramma con iniziative solitarie o frammentate», sostiene Cucinotta, presidente di Vite Senza Paura onlus, nella lettera firmata con Mariastella Giorlandino, presidente di Artemisia onlus. «É indispensabile unire le forze, creare una rete internazionale di risorse in coesione e cooperare concretamente, al fine di intensificare, estendere e rendere efficaci i servizi di controllo, ausilio, protezione e assistenza; pertanto Artemisia Onlus e Vite Senza Paura Onlus invitano tutto il mondo dell’associazionismo di promozione sociale ad intraprendere, tutti insieme, un percorso assistenziale per adempiere a un doveroso principio di solidarietà».

Le due associazioni sono impegnate in attività di assistenza alle donne vittime di prevaricazioni e chiedono a Mattarella di prendere in considerazione la loro proposta di supporto collegiale alle donne afghane. «Ogni Paese interessato potrebbe partecipare ed offrire il suo prezioso contributo nominando almeno un suo rappresentante, opportunamente scelto in base a competenze ed attitudini; in questo modo si potrebbe agire sinergicamente, oculatamente e in tempi più rapidi, svolgendo attività di valutazione accurata e costante delle situazioni di serio pericolo e delle principali esigenze emergenti, nonché di coordinamento e vigilanza delle opere di supporto logistico, sanitario e psico-sociale». La proposta, conclude la lettera, potrebbe essere sottoposta all'attenzione della Commissione Europea e delle Nazioni Unite. 

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Il Mattino