«Quando la gente oggi mi chiede 'Chi sei?', rispondo 'Sono un ebreo'». Lacrime e orgoglio per la superstar di Hollywood Dustin Hoffman, durante una...
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«Sono qui perché qualcuno nella mia famiglia si è sacrificato per me», ha detto l'attore 78enne visibilmente commosso, che nel corso dello show ha appreso che la bisnonna, Libba, è sopravvissuta a cinque anni in un campo di concentramento russo. Il marito e il figlio furono invece uccisi dalla polizia segreta sovietica dopo lo scoppio della guerra civile nel 1917.
All'epoca le famiglie ebree in Russia erano prese di mira e la famiglia di Hoffman viveva in una zona che ora corrisponde all'Ucraina. La storia dello sterminio è stata tenuta nascosta ad Hoffman dal padre, ma l'attore, guardando in tv gli esami medici ai quali fu sottoposta la bisnonna al suo arrivo a Ellis Island, nel 1932, ha scoperto che la donna combatté contro ostacoli inimmaginabili per entrare negli Stati Uniti nel 1930, all'età di 62 anni. Aveva infatti perso un braccio e vedeva poco. L'immigrazione la classificò come affetta da 'demenza senile'. Dopo essere riuscita a sfuggire ai campi di concentramento, la donna andò in Argentina e da lì negli Stati Uniti dove con la sua famiglia si stabilì a Chicago. La bisnonna di Dustin Hoffman è morta nel 1944 all'età di 76 anni. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino