La dicotomia sembra essere sempre più radicalizzata: da una parte chi vuole e chi ha figli, dall’altra chi non vuole progenie e non li ha. Due categorie specchio...
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Meno figli in Italia perché sono calate le donne in età fertile e perchè mancano sostegni alle mamme
L’inchiesta pubblicata dal Messaggero sul sondaggio Swg “Sacrifici e poco tempo libero, uno su sei non rifarebbe figli” fotografa la situazione in cui si trovano decine di famiglie stremate dal dover far fronte alle carenze di una politica sorda e miope che non risponde alle loro richieste d’aiuto, strozzate dalla crisi economica e isolate dalla società sempre più individualista rinchiusa com’è in una realtà virtuale che non prevede futuro. Eppure è una fotografia mossa. Perché la situazione non è così cristallizzata. A testimoniarlo sono le centinaia di interventi giunti sul sito del Messaggero.it proprio a commento del sondaggio. E, sorpresa, mica è vero che le coppie non rifarebbero i figli. Tutt’altro.
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Certo, i problemi ci sono e sono evidenziati - dalla mancanza di aiuti economici alla mancanza di tempo - ma la maggioranza non ritiene che siano ostacoli insormontabili: tutti pronti a difendere i figli avuti, a testimoniare lo spessore di quest’esperienza di vita compresa la baraonda e l’allegria che ne deriva, a volerne altri. E a dirlo non sono mistiche mamme in odore di santità - pure scrive Fulvia Millini: «Ho nove figli, li rifarei tutti, anche di più» - ma un esercito di padri pronti a giurare che «più bella cosa non c’è». A voler essere cattive, si potrebbe pensare che è più facile fare i padri che le madri, obbiettivamente impegnate a un welfare familiare h24 che comprende il lavoro di cura spesso di anziani genitori, ma è un retropensiero datato, figlio di una coppia sbilanciata bloccata nel passato, non certo dei più giovani. Scrive Vittorio Monni: «Ne ho tre, ne fossero arrivati altri sarebbero stati una benedizione. Non parlo da credente. Un sistema diabolico ci sta privando della nostra umanità’,vuole trasformarci in macchine programmate per produrre e consumare, solo in nome della crescita di una tecnologia disumana. Meno tecnologia, più umanesimo e più figli».
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Un punto di vista condiviso da molti. Ma non da tutti. Così a Stefano Piretti che testimonia: «I figli sono una delle poche ragioni per cui vivere», rispondono una serie di persone, uomini e donne, che non hanno prole e soprattutto non la vogliono avere. Come Andrea Livaldi «Anche non avere figli è un’esperienza. Vacanze dove vuoi, ...chi ha figli non può sapere cosa si è perso». Affermazioni che provocano un botta e risposta tra chi fa le vacanze migliori, come e dove, chi si diverte di più e così fino all’infinito... A riportarci con i piedi per terra è la storia Donatella Del Mistro: «Io ho due figli ma sono la cosa più bella che ho fatto e hanno un anno di differenza è stata dura perché lavoravo e non avevo nessun aiuto ma tornassi indietro li rifarei anzi a me piaceva averne tre ma causa malattia non ho potuto più avere figli io non vedrei una vita senza i miei figli». O Monica Fanfano: «Poterne fare altri lo farei...solo che di certo il ns Stato non è di grande aiuto...né economicamente né strutturalmente...se non si hanno nonni o parenti che aiutano bisogna fare tripli salti mortali!!!»
Redditi in recupero ma non spariscono le disuguaglianze
Marco Olliana racconta la fatica di mandare il cuore oltre l’ostacolo: «Tre splendide figlie, tanti sacrifici in ogni senso, e non sono ricco. Le rifarei sempre senza neanche pensarci un secondo. Peccato che questo paese non comprenda l’importanza della famiglia e soprattutto che la vera forza e il futuro sono i bambini, i ragazzi che con politiche serie economiche e non solo , dovrebbero essere supportati insieme alle famiglie. Esempio per lo sport..». E Rosaria Nappi mette il dito nella piaga: «Asili nido e scuole materne ed elementari con orario contrario a quello degli uffici, ferie abbondanti, ponti improvvisati e famiglie allo sbando, stato assente, sociale zero. Come si può parlare di famiglie e figli? Assurdo!!». Come Marco Gold: «Lo stato abbandona i genitori, nessun aiuto, mia moglie ha partorito ad Ottobre, non ha preso un euro di maternitá, (ovviamente le spetta ) l’Inps ancora non la paga, bonus bebè fatta la domanda ad Ottobre...non pervenuto. Dopo 3 anni vengono ridotte le detrazioni e gli assegni, a 6 anni sparisce l’esenzione sanitaria ( come se avessero un lavoro per pagare i ticket, ) Se fate figli non aspettatevi nulla da questo stato ipocrita che dice di fare figli e poi sparisce».
Figli, una coppia su sei non li rifarebbe: «Troppi sacrifici e poco tempo libero»
Questo è il cardine, o meglio dovrebbe essere il cardine, di un vero intervento statale come quello auspicato dal presidente Mattarella e promesso dal premier Conte.
Il Mattino