Gemellini separati alla nascita dopo parto d'urgenza, si coccolano e si abbracciano nell'incubatrice

Nella foto i gemellini ricoverati al Liverpool Women's Hospital
«Si coccolano, si tengono per mano e si abbracciano». Lo racconta con emozione e orgoglio, la mamma Laura Hough, 27 anni di Liverpool, guardando i suoi...

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«Si coccolano, si tengono per mano e si abbracciano». Lo racconta con emozione e orgoglio, la mamma Laura Hough, 27 anni di Liverpool, guardando i suoi due gemelli: un maschietto e una femminuccia. Una storia che ha commosso l'Inghilterra. Separati d'urgenza alla nascita, dopo un complesso parto cesareo per complicazioni, i gemellini si sono riuniti dopo due settimane in una incubatrice, sotto il monitoraggio costante del personale sanitario del Liverpool Women's Hospital. E la scena è stata sorprendente, con quelle manine che cercavano il contatto con il fratellino. Nati prematuri e sotto peso, ce l'hanno fatta, grazie a quelle coccole. «Sono incredibili. Sono così forti. Non potrei essere più orgogliosa», ha detto Laura. 

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LA STORIA - Come racconta la BBC, Neve e Louie, i nomi dei piccoli, sono nati con taglio cesareo d'urgenza (a 30 settimane) al Liverpool Women's Hospital l'8 marzo scorso. «Il parto è stato davvero duro», spiega la mamma. I medici le avevano detto che la femminuccia Neve aveva un margine di rischio: aveva il flusso sanguigno inverso e non riceveva abbastanza nutrienti, ma nonostante fosse "così piccola" non aveva bisogno di ossigeno. «È incredibile. I medici hanno detto che non avevano mai visto un bambino così piccolo da non aver bisogno di alcun aiuto», ha detto.

 

LE DIFFICOLTA' - Subito dopo il parto, igemelli hanno dovuto ricevere cure in unità diverse. Louie sembrava avere delle complicazioni ai polmoni. Poi, dopo 15 giorni, sono stati riuniti. «Ho pianto lacrime di gioia quando sono tornati insieme», ha detto. «Si avvolgevano le gambe l'uno intorno all'altra e si coccolavano, anche tenendosi per mano a un certo punto. Erano così carini». La signorina Hough ha detto che i medici speravano che i gemelli potessero tornare a casa entro maggio. 

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Il Mattino