«Salvini, ti auguro il peggio. Se muori facciamo una festa». Questo il post choc del rapper romano Gemitaiz, pubblicato su Instagram Stories e rivolto all'attuale...
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Il post, seppur temporaneo, ha mandato su tutte le furie i principali esponenti leghisti. Il primo a denunciarlo è stato Luca Morisi, uno degli strateghi della comunicazione del Carroccio, ma a chiedere provvedimenti sono stati politici come Roberto Calderoli e Lucia Borgonzoni.
A Calderoli, Gemitaiz ha risposto ricordandogli alcune controverse dichiarazioni nei confronti dell'allora ministra Cecile Kienge. Anche lo stesso Salvini, sulla propria pagina Facebook, ha denunciato il caso: «Ma chi è 'sto fenomeno? Che problemi ha, secondo voi?».
Dopo un'uscita del genere, decisamente fuori luogo, Gemitaiz è stato bersaglio di insulti e critiche sui propri account social. E sempre su Instagram Stories, il rapper ha aggiunto, oltre ad aver pubblicato gli screenshot dei commenti poco eleganti ricevuti: «Io odio i razzisti, e mi piace, ma non ho minacciato nessuno. Voi potete augurare la morte a persone, bambini compresi, in difficoltà su una barca e io no?».
Gli insulti nei confronti di Gemitaiz sono proseguiti, con il rapper che ne ha aggiunti altri, sempre su Instagram. Ci sono anche vari filmati in cui il diretto interessato spiega: «Amo tutti, tranne voi razzisti e filofascisti. A differenza di tanta gente, io pago le tasse, e sono tante, mentre voi, anche se aveste tutti i soldi del mondo, restereste sempre molto poveri». Va detto, comunque, che la pessima uscita non è stata gradita neanche dai partiti più lontani dalla Lega.
Il Mattino