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A 7 anni è sopravvissuto alla bomba atomica, negli anni 70 ha rivoluzionato il mondo della moda con la sua filosofia innovativa su design e materiali vestendo star come David Bowie e disegnando anche l'iconico "dolcevita" di Steve Jobs. Issey Miyake, stilista giapponese, è morto il 5 agosto 2022 a 84 anni. La causa del decesso, avvenuto all'ospedale di Tokyo è un carcinoma epatocellulare. Seguendo le sue volontà, non ci saranno funerali né commemorazioni.
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L'infanzia a Hiroshima e la rivoluzione della moda anni '70
Nato a Hiroshima nel 1938 Miyake si diploma in graphic design alla Tama Art University di Tokyo, si laurea nel 1964 e poi vola a Parigi dove lavora con Guy Laroche e Hubert de Givenchy.
Con il suo stile inconfondibile, futuristico, dai colori cupi e con materiali innovativi rivoluziona le passerelle della moda anni 70, rilanciando l'iconico "plissé". In un momento in cui la moda è occidentale e soprattutto europea, nelle sue collezioni porta l'influsso della storia e della cultura del suo paese, dallo studio degli origami alla ferita collettiva della bomba nucleare - che subì in prima persona -.
La fantasia e l'eleganza dei suoi capi conquistano il cuore delle star più estrose del rock come David Bowie, che indossava spesso capi da lui firmati. Dagli eccessi alla sobrietà, porta la sua firma anche l'iconico dolcevita del fondatore di Apple Steve Jobs.
Genio e precursore della moda sostenibile
Miyake è precursore di molte tendenze che si affermeranno solo successivamente come i capi genderless o l'attenzione all'ambiente nella moda riciclata ed ecosostenibile. Tra le caratteristiche del suo ateleier c'è un importante sforzo di ricerca sui nuovi materiali che univa artigianato e innovazione tecnologica. Nel 1999 si era ritirato dal mondo della moda per occuparsi di arte e mostre, pur continuando a supervisionare le nuove collezioni del marchio.
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Il Mattino