Iva assorbenti, D'Uva: «Usate le coppette». La risposta di Selvaggia Lucarelli: «E quando sarà piena...»

Assorbenti, D'Uva: «Usate le coppette». Selvaggia Lucarelli al vetriolo: «Quando sarà piena fino all'orlo, ecco cosa farò...» (foto Ansa/Instagram)
Iva sugli assorbenti, la polemica continua. Dopo la proposta del capogruppo M5s alla Camera Francesco D'Uva - che ieri ha suggerito alle donne di utilizzare coppette...

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Iva sugli assorbenti, la polemica continua. Dopo la proposta del capogruppo M5s alla Camera Francesco D'Uva - che ieri ha suggerito alle donne di utilizzare coppette mestruali al posto degli assorbenti usa e getta per ragioni ambientali - arriva la risposta piccata di Selvaggia Lucarelli. La giornalista, in un lungo e ironico post su Facebook, spiega perché è contraria alla proposta.


«Caro D'Uva, a nome di tutte le donne la ringrazio per questa idea così moderna, evoluta, contemporanea. In effetti, a nome della sacra arte del riciclo, sto correndo a comprare una bella coppetta mestruale. Non solo oggi la userò, ma quando sarà piena fino all'orlo, stanotte, metterò una croce rovesciata sul terrazzo e mentre un amico leggerà i versetti dell'Apocalisse, costringerò una vergine incaprettata a bere il mio sangue. E dovete fare tutte così, amiche mie. Il riciclo è una cosa seria, mica si passa alla coppetta e poi si butta il sangue a litri nel water. Se facessimo tutte così entro domani il Tevere diventerebbe lo scolo della macelleria Da Bruno. Evolviamoci, su. Anche quella del pannolino di stoffa è un'idea geniale. Mi perdonerà dottor D'Uva se oggi, presa alla sprovvista, ho utilizzato gli stracci da cucina, ma domani gli do una sciacquata e torno ad avvolgerci la focaccia. Mi stuzzica molto poi, l'idea di uscire di casa con due pezze bagnate nelle mutande e di strizzarle nel lavandino appena trovo un bagno pubblico. Vuole mettere un fresco, asciutto, confortevole assorbente con le ali, con un bel panno fradicio, imbevuto di sangue tra le cosce?».



E conclude: «Ora però, amico D'Uva, sono certa che anche lei, in nome della sublime arte del riciclo, vorrà invitare gli uomini a fare lo stesso. Per esempio, niente più lamette. Tornate a farvi la barba con le pietre acuminate raccolte nei letti dei fiumi o con i machete dei coltivatori di banane... E infine, la prossima volta che avrete voglia di trombarci in sicurezza, tirate fuori un preservativo in budello di capra, mica quelle robe sintetiche o con lattice estratto sfruttando manodopera o impregnate di lubrificanti e spermicidi testati su delle povere bestie. Sono certa, amico D'Uva, che sarà d'accordo. E le va bene che quest'uscita l'abbia avuta in un giorno in cui non avevo le mie cose. Se mi avesse beccata nel giorno sbagliato, sarei venuta a cercarla con una katana. Ma non tema, l'avrei riciclata nello spezzatino della domenica». Il post in pochissimi minuti ha fatto il giro del web.


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Il Mattino