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Anche i reali inglesi usano chiamarsi l’un l’altro con soprannomi familiari, spesso usati con affetto. “Lilibet” era il nomignolo usato dal principe Filippo quando si rivolgeva alla regina Elisabetta, sua moglie, usando una parola coniata da lei stessa, quando era bambina e non riusciva a pronunciare il suo nome. Ma sono anche le persone comuni, i “commoner”, che entrano nella famiglia reale, a portare i propri soprannomi ereditati nell’infanzia. Come Kate Middleton, che sposando il principe William è diventata duchessa di Cambridge.
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Kate, 39 anni, che diventerà regina consorte quando suo marito salirà al trono (è secondo in linea di successione dopo Carlo), ha un nomignolo che risale a quando era giovanissima e frequentava la St Andrew's School di Pangbourne, in Berkshire.
Tra le tante, a Kate è stato chiesto se da piccola avesse avuto degli animali domestici. E lei ha risposto di sì: «Avevo due cavie, che avevamo chiamato Pip e Squeak, che erano i nostri soprannomi da bambine». Pip ovviamente era il diminutivo di Pippa, la sorella più giovane di due anni, il quale a sua volte è il diminutivo del nome Philippa. “Squeak” invece era proprio lei, Kate.
Ma cosa vuol dire questa parola in inglese? “Squeak” vuol dire scricchiolare, cigolio, ma anche squittio, se riferito al verso di un topo. Ma può anche essere il “gridolino” di un bambino, usato in senso affettuoso.
Anche William, comunque, aveva un soprannome quando era un giovane studente della St Andrews University. Quando voleva restare “fuori dai radar”, riferisce il giornale Mirror, si faceva chiamare Steve. Era così che i compagni si riferivano a lui, per non attirare attenzioni indesiderate, che nel caso di un reale britannico sono sempre di un certo rilievo.
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Il Mattino