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I due bulldog di Lady Gaga sono di nuovo a casa. Gustav e Koji stanno bene e la loro padrona, a Roma sul set del nuovo film di Ridley Scott sull'omicidio di Maurizio Gucci, è scoppiata a piangere dalla gioia. Anche Ryan Fischer, il dog-walker che mercoledì sera era rimasto vittima del sequestro a mano armata, si sta riprendendo in ospedale. I cani sono stati portati a un commissariato di polizia a Los Angeles da una donna che non è stata identificata «per proteggere la sua sicurezza e perché le indagini sono ancora in corso». Neanche il luogo del ritrovamento è stato indicato. I sequestratori, che mercoledì sera avevano aggredito Fischer e rubato i cani sono ancora latitanti. Da Roma, dove l'aveva raggiunta la notizia, Gaga aveva subito offerto 500 mila dollari a chi avesse ritrovato due dei suoi adorati «pets». I rapitori non erano riusciti a mettere le mani su un terzo bulldog, Miss Asia, che la polizia, accorsa sul luogo del delitto, aveva consegnato a una guardia del corpo della popstar.
Lady Gaga, sparano al dog sitter per rapire i cani della pop star: l'uomo è in fin di vita
Sono intanto emersi nuovi elementi sul sequestro: due uomini di colore sui 20-25 anni, usciti da una berlina bianca a quattro porte, avrebbero avvicinato il dog-walker su North Sierra Bonita, non lontano da Sunset Boulevard, e chiesto di «consegnare i cani» puntandogli addosso un'arma da fuoco semiautomatica.
Vero nome Stefani Germanotta, Gaga era appena arrivata a Roma per recitare nella parte di Patrizia Reggiani, moglie e mandante dell'assassinio Gucci, quando aveva appreso del rapimento: «Ryan, hai rischiato la vita per la nostra famiglia. Sarai per sempre un'eroe», ha detto su Instagram mentre suo padre Joe, dicendosi sollevato per il ritrovamento dei cani, ha chiesto che gli aggressori siano arrestati e incriminati per il tentato omicidio del dog-walker. Fischer lavora con Gaga da anni: vive nella zona dove è avvenuto il sequestro. «Adora i suoi cani. Letteralmente, era pronto a prendersi una pallottola per difederli», ha detto un amico, Steve Lazarof, alla Cbs dopo la sparatoria.
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Il Mattino