CAMPOSAMPIERO - Un evento più unico che raro. Un tris di bebè, nati dopo gravidanza spontanea. E una gravidanza spontanea trigemina si ha ogni 240mila parti, come...
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I tre gemellini da record sono venuti al mondo lunedì, uno dopo l'altro, all'ora di pranzo: a partire dalle 13.11 nel giro di soli tre minuti. Così la famiglia, residente a Villa del Conte, da due membri è rapidamente passata a cinque. Un'esplosione di vita, un fuoco d'artificio che profuma di futuro. I neonati pesano rispettivamente 1.680, 1.730 e 1690 grammi e godono di ottima salute. All'evento, dunque rarissimo, si aggiunge un'altra particolarità: entrambi i neogenitori vantano, nelle loro rispettive famiglie, una nonna a sua volta con una gemella.
«Un parto trigemellare qui all'Ospedale di Camposampiero non si vedeva da un po' di tempo», commenta il direttore dell'Unità operativa complessa di Ginecologia e Ostetricia, dottor Marcello Rigano, che con la sua équipe dell'ambulatorio Gravidanze a rischio ostetrico ha seguito la gestazione di Giulia sino alla trentaquattresima settimana, quando assieme ai colleghi dell'Unità di Patologia neonatale si è scelto di optare per la nascita con taglio cesareo. «Grazie alla collaborazione della neomamma Giulia», aggiunge il dottor Rigano, «il parto cesareo è durato solo 22 minuti. Nel 2017 abbiamo registrato qui, nella Ginecologia e Ostetricia di Camposampiero, ben 1.316 parti, e non è facile avere un evento gemellare così sereno». Raggiante la mamma, al cui letto sono stati allacciati tre palloncini di benvenuto, naturalmente azzurri. «Ho scelto di partorire all'Ospedale di Camposampiero», racconta sorridente la donna, «perché qui gli operatori e le operatrici mi hanno sempre assistito e coccolato nel migliore dei modi, sin dalle prime visite di controllo».
I tre gemellini si trovano ora nelle culle termiche del Nido nel reparto di Pediatria, sotto le amorevoli cure dei neonatologi. «Il cesareo è durato poco, la signora era rilassatissima e i suoi bambini li ha potuti vedere subito», chiosa il dottor Rigano. «Nonostante la tensione e la paura, sono riuscita a superare il parto cesareo grazie alla tranquillità, alla serenità che mi hanno trasmesso i medici e il personale tutto: mi hanno saputo cullare e coccolare nel migliore dei modi, anche durante le visite che compivo periodicamente, ogni settimana». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino