Moda, Bologna si candida a polo del pronto Made in Italy

Moda, Bologna si candida a polo del pronto Made in Ital
La città si Bologna si candida a poli del pronto Made in Italy, dopo Roma, Firenze e Milano per entrare nel fashion system internazionale, in particolare per il Pronto...

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La città si Bologna si candida a poli del pronto Made in Italy, dopo Roma, Firenze e Milano per entrare nel fashion system internazionale, in particolare per il Pronto Moda, il settore dell'industria dell'abbigliamento che intercetta novità e tendenze, è in grado di produrle velocemente e di immetterle sul mercato a prezzi accessibili a tutti, garantendo anche continui ricambi settimanali.

Un progetto di cui si sta facendo promotore uno dei distretti del Pronto Moda Made in Italy, il Centergross, polo economico con sede a Funo di Argelato, alle porte della città, 683 aziende (di cui 400 brand), 6000 addetti all'interno, un volume di affari di 5 miliardi di euro, 50% in esportazione (dati pre-pandemia).

«Roma, Firenze e Milano sono da sempre l'immagine della Moda italiana, bravissime e importantissime - ha detto Piero Scandellari, presidente di Centergross che ieri sera ha riorganizzato l'evento, nato nel 2019, tra moda e spettacolo sulla Scalinata del Pincio - Ma in Italia esiste anche un'altra eccellenza, quella del Pronto Moda, un settore che ha creato uno stile, un modo di vivere e merita di essere rivalutato: non siamo l'unica realtà italiana, ma pensiamo che Bologna sia il contenitore giusto per questo rilancio anche a livello internazionale».

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Obiettivo, quindi, inserire il capoluogo dell'Emilia-Romagna nel sistema Moda Italia, diventando vetrina, oltre che sede di produzione e commercio, del Pronto, come Firenze e Roma lo sono state per l'Alta Moda e Milano per le collezioni delle grandi griffe. «Sono molto felice che le istituzioni siano al nostro fianco - ha aggiunto Scandellari - Portare Bologna nel villaggio globale del fashion significa creare indotto, richiamare più turisti, potenziare l'immagine della nostra città e contemporaneamente di tutto il Paese». 

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Il Mattino