Vive con i genitori tra Monaco, Roma e Parigi, adora Napoli, si occupa della salvaguardia degli oceani, si batte per mettere fine alla violenza sulle donne e parla sei lingue....
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Bella emozione.
«Una esperienza unica, direi. Sono particolarmente legata a mio cugino Jean-Christophe, mi ha fatto anche da padrino il giorno della cresima, tra noi c'è un rapporto di grande affetto e simpatia».
Da Parigi a Napoli.
«Un luogo del cuore. Ricordo con gioia i vent'anni di matrimonio dei miei genitori celebrati al teatro Mediterraneo. La verità è che la storia si ripete e si torna sempre alle origini».
In che senso?
«Così come Jean-Christophe Bonaparte si è sposato a Parigi, la famiglia Borbone delle Due Sicilie è tornata a Napoli l'anno scorso in occasione dei vent'anni di matrimonio di mia madre e mio padre».
Festeggiamenti partenopei, dunque.
«Secondo me non avrebbero potuto scegliere luogo migliore per celebrare un giorno così speciale, circondati dall'affetto di tanti amici. Napoli è magica, ogni volta che ci torno è sempre come fosse la prima: un colpo di fulmine».
Lui è un finanziere francese basato nella City di Londra per la società Blackstone. Lei un'appassionata di storia e fotografia, nata a Monaco e cresciuta negli Stati Uniti. Torniamo alle nozze da sogno di suo cugino Jean-Christophe.
«È come se ci avessero tuffati nel passato. Un passato diverso, però, nel quale due famiglie imperiali e reali si uniscono non per placare una guerra fra due paesi, né per mettere al mondo un discendente - come fu per i loro avi, Napoleone Bonaparte e Maria Luisa d'Austria che due secoli fa si sposarono al Palazzo Saint-Cloud. Questa volta non si è trattato di un matrimonio politico, ma di una vera storia di amore».
Amore e nobiltà, insomma, abbinamento perfetto.
«Tutte le ragazze, soprattutto da bambine, sognano di diventare principesse. Qualche giorno fa ho ritrovato delle foto negli album di famiglia dove, molto piccola, mi divertivo a indossare abiti regali. Adoravo Cenerentola».
Bello vivere da principessa.
«Come mi hanno insegnato i miei genitori essere una principessa vuol dire anche avere tante responsabilità e conoscere a fondo la storia della famiglia da cui si discende. Credetemi: non è esattamente come vivere in una fiaba anche se tanta gente pensa sia così. Il ruolo che ricopriamo ci impone un grande senso del dovere».
Ma è vero che vuole fare l'attrice?
«Quando ero un po' più piccola ci ho pensato sul serio, ho girato alcune scene a New York e ho avuto un ruolo in un film con Nicole Kidman anche se, in futuro, mi piacerebbe fare qualcosa nel mondo degli affari, che abbia a che fare con la moda. In ogni caso prima devo concentrarmi sulla scelta dell'università, poi si vedrà».
Quale scuola frequenta?
«Studio a casa con mia sorella. L'unico modo per farlo in sei lingue».
Studiate sei lingue?
«Francese, inglese, italiano, spagnolo, portoghese e russo. I miei genitori ci hanno insegnato l'importanza di avere una mente aperta in grado di comunicare con tutti. Il nostro passaporto per la vita». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino