Napoli, festa nel borgo di Sant’Antonio per i cento anni di Alfonsina, la nonna del “buvero”

Le campane della chiesa di Santa Maria e tutti i Santi hanno suonato a festa a mezzogiorno in punto e il borgo di Sant’Antonio a Napoli ha festeggiato così i cento...

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Le campane della chiesa di Santa Maria e tutti i Santi hanno suonato a festa a mezzogiorno in punto e il borgo di Sant’Antonio a Napoli ha festeggiato così i cento anni di Alfonsina Russo. La nonnina del “buvero”. La guerra, la fame, il colera, la lava del Vesuvio. Nonna Alfonsina le ha viste veramente tutte e oggi, come tutti i napoletani, vive questa ritrovata e nuova libertà. Ma per lei è un giorno speciale perché la nonna napoletana compie cento anni proprio nel primo giorno della fase 2. «Pacienza e fiducia, abbiamo vinto il colera, abbiamo superato la fame dopo la guerra e anche l’eruzione del Vesuvio. Vinceremo anche questa: ma dovete avere pacienza».

 
«Napoli è nostra, forza, ce la faremo». Il messaggio ai napoletani della nonnina. Sette figli, tirati su “senza uomini”, come ribadisce più volte, lavorando in una fabbrica di calze. Nonna Alfonsina festeggia nel primo giorno di visite autorizzate ai parenti, il suo secolo di vita, circondata dopo due mesi, finalmente, dall’affetto dei suoi cari. La torta e le candeline a mezzogiorno, mentre la vicina chiesa arrivavano per lei i rintocchi a festa in segno di auguri.

Nata a Napoli il 4 maggio del 1920, nel giorno del suo centesimo compleanno ha voluto esortare i napoletani a resistere e comportarsi come fatto finora per battere anche il coronavirus. L’arma per vincere e arrivare a cento anni? La pazienza e non avvilirsi, ribadisce più volte Alfonsina. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino