Nuova Zelanda, dopo 30 anni licenziato il suo mago: «Troppo maschilista»

Nuova Zelanda, dopo 30 anni licenziato il suo mago: «Troppo maschilista»
Il Mago ha assicurato che no, non farà la fattura alle autorità neozelandesi che l'hanno licenziato su due piedi, dopo trent'anni di malocchi, benedizioni e...

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Il Mago ha assicurato che no, non farà la fattura alle autorità neozelandesi che l'hanno licenziato su due piedi, dopo trent'anni di malocchi, benedizioni e profezie sulla pubblica piazza di Christchurch. La giunta cittadina ha ufficialmente messo fine al contratto di lavoro con Ian Brackenbury Channell, 88 anni, che prevedeva un compenso annuo di circa 10 mila euro per le sue prestazioni di Mago Ufficiale della Nuova Zelanda

Il fatto che la stregoneria «non corrisponde più all'immagine di una città dinamica e moderna» e magari anche qualche sua dichiarazione ispirata a formule più sessiste che magiche, hanno convinto il Consiglio di Christchurch a chiudere il rapporto di collaborazione con lo stregone, diventato con gli anni una sorta di Gandalf o Silente: mantello nero, cappello a punta, barba bianca, e pulpito davanti alla cattedrale. 

Era stato l'ex premier Mike Moore nel 1990 a conferirgli l'incarico di mago ufficiale della Nuova Zelanda considerando all'epoca che «avrebbe potuto dare il suo contributo nel settore degli incantesimi, benedizioni, malocchi e altre questioni sovrannaturali che esulano dalle semplici competenze di un primo ministro». In trent'anni, il mago Brackenbury ha gettato incantesimi (spesso e volentieri sulle squadre di rugby avversarie di Christchurch), inscenato danze della pioggia (in occasione di periodi di particolare siccità ha anche operato in trasferta in Australia), e soprattutto predicato sul sagrato davanti ala cattedrale della città, fustigando anche le autorità quando riteneva che stessero snaturando l'anima della comunità, per esempio cambiando il colore delle cabine telefoniche. «Sono soltanto una banda di burocrati senza un minimo d'immaginazione» ha commentato mago Brackenbury alla notizia del suo licenziamento: «Non capiscono che potrebbero continuare ad approfittare della mia fama mondiale, sono molto, molto deluso». 

Ma alla domanda inevitabile sull'intenzione di usare i poteri speciali per vendicarsi, Brackenbury ha evitato minacce di ritorsioni con uso di magia nera o altri malocchi e ha detto che nel corso della sua carriera ha sempre preferito puntare sulle benedizioni: «preferisco regalare ai bambini salute e sogni felici. Al limite vorrei solo che i burocrati fossero un po' più umani».

Figura popolare di Christchurch, menzionato nelle guide turistiche e protagonista di cartoline, il Mago si era un po' messo da parte da solo negli ultimi anni. Il mancato effetto di una fattura contro una squadra avversaria di rugby lo aveva portato a gettare il cappello a punta e a ritirarsi per qualche tempo con la compagna a Oamaru, cittadina neozelandese diventata rifugio di artisti.  

Allora il consiglio comunale lo aveva pregato di tornare. Ad aprile si era invece distinto per dichiarazioni poco magiche sulle donne: «Mi piacciono le donne, perdono loro qualsiasi cosa, non ne ho mai picchiata una finora. Vi consiglio di evitare di picchiarle, perché hanno facilmente dei lividi e poi vanno in giro a dirlo a tutti e rischiate di avere problemi grossi». «Rifletteremo ad altri modi per mettere in valore Christchurch, una città dinamica, inclusiva e moderna» ha dichiarato la vicesindaca Lynn McClelland.

Nato a Londra, ex pilota della Royal Air Force, Brackenbury ha una laurea in psicologia e un'altra in sociologia. Già all'università di Sydney, dove era arrivato all'inizio degli anni '70, era riuscito a farsi nominare mago del campus, dopo aver proclamato la Fun Revolution, la rivoluzione dello spasso.

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Il Mattino