Un maxi risarcimento da oltre dieci milioni di dollari. È questo il risultato dell’accordo intervenuto tra i familiari di Roger Rodas, alla guida della Carrera GT...
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“L’importo - ha spiegato Jeffrey Milam, il legale dell’erede della star di Fast and Furious, scomparso nel novembre del 2013 su una via di Santa Clarita, nella contea di Los Angeles - sarà corrisposto tramite la proprietà fondiaria di Mr. Rodas. La nostra causa per conto di Meadow contro la Porsche, però, va avanti e intende ritenere colpevole la compagnia automobilistica di aver prodotto un veicolo che era difettoso e che per questo ha originato la morte di Walker”.
Sebbene, infatti, stando all’avvocato, il conducente del mezzo sia da considerare “responsabile del sinistro”, a suo dire, responsabile lo fu solo in parte. Perché, appunto, maggiori sarebbero le pecche - tra cui, soprattutto, quella di aver venduto la macchina in assenza di dispositivi di sicurezza fondamentali quali il sistema di controllo per la stabilità, i rinforzi laterali delle portiere e una linea per la fuga del combustibile - imputabili alla società tedesca, citata in giudizio anche dalla vedova Rodas ma scagionata appena qualche giorno fa dall’accusa di negligenza da un giudice californiano.
“Si tratta di un caso molto diverso”, ha precisato Milam prima di illustrare nello specifico le differenze tra la battaglia legale scatenata dalla famiglia Rodas e quelle intentate contro Porsche da Meadow e da Paul William Walker, padre del defunto interprete statunitense. “Nella prima circostanza, si discute della morte di Roger Rodas, il pilota della Carrera GT che fu ucciso all’istante dopo l’impatto dell’auto contro un albero. Paul Walker, invece, era un passeggero. Lui sopravvisse allo schianto ma rimase intrappolato e morì bruciato per colpa dei difetti meccanici del veicolo”. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino