«Se siete in Michigan e avete più di 18 anni, per favore, per l’amor di Dio, non votate mio padre». Sono queste le parole di Stephanie Regan, la...
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La ragazza ha invitato tutti coloro che hanno in mente di votare il padre, di controllare con attenzione il programma politico. Il padre aveva messo lei e tutti i suoi figli al centro della campagna elettorale, ma ha ricevuto un colpo basso proprio dalla figlia che in un secondo tweet ha chiarito: «Non mi sento a mio agio a condividere ulteriori informazioni sulle sue convinzioni, ma per favore, andate a vedere e leggete da voi».
Regan, interrogato sull'operato della figlia, ha dato la colpa alle uniersità, definendole troppo liberali, che avrebbero messo strane idee in testa alla ragazza. Il punto su cui padre e figlia non sembrano proprio trovarsi sono le idee sul razzismo e i privilegi dei bianchi negli USA. Regan ha detto che la figlia crede molto nei diritti dei neri, poi ha cercato di mediare la cosa scrivendo che si sente felice che la ragazza si senta così sicura del loro rapporto da creare una discussione simile in una bacheca pubblica.
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Il Mattino