Verrà celebrato lunedì prossimo, 22 agosto, il primo matrimonio gay in Abruzzo: la prima richiesta di unione civile dopo l’entrata in vigore della Legge...
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Per la consigliera comunale pescarese Daniela Santroni «è un enorme passo in avanti, una grande conquista sociale grazie alla Legge Cirinnà, approvata sulla spinta energica di quanti si sono battuti nella società civile affinché i consigli comunali istituissero il registro delle unioni civili, innovazioni che nella sostanza questa nuova legge rende superati almeno per i matrimoni tra persone omosessuali». Grazie alla Cirinnà, infatti, la coppia è garantita nella sostanza come si trattasse di un vero e proprio matrimonio.
«L’unica vera differenza nel rituale - spiega ancora la consigliera Santroni - riguarda la fedeltà, che non è richiesta, cosa che fatico peraltro a spiegarmi, e non è poi riconosciuta la stepchild adoption, cioè la possibilità di riconoscere come propri i figli avuti dal partner (parliamo dell’adozione del figliastro). E’ invece riconosciuta la reversibilità dello stipendio ovvero anche di pensioni o eredità ed è certamente un progresso notevole. Facoltà, questa, che non è invece riconosciuta al momento alle unioni civili tra eterosessuali che si iscrivono al registro, registro la cui funzione, con l’entrata in vigore della Legge Cirinnà, appare di fatto superata. Gli etero in fin dei conti possono normalmente unirsi in matrimonio con rito civile». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino