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Pupi Avati nella bufera. Il celebre regista è finito nel mirino dei tifosi della Lazio per alcuni passi del suo ultimo libro "L’archivio del Diavolo", uscito lo scorso 25 settembre. Nell'occhio del ciclone è finito un passo del volume del Maestro, ambientato nei primi anni ’50 nel Nordest dell’Italia, in cui uno dei personaggi, Furio Momenté, viene etichettato come un “laziale di me…”.
I tifosi biancocelesti sui social non hanno risparmiato il regista con commenti negativi, tanto che lo stesso Avati è intervenuto con una lettera inviata al presidente della Lazio Claudio Lotito. "Mi ha telefonato mio figlio da Londra per dirmi questa cosa - ha detto Avati a TMW Radio -. Sono state tratte due battute dal romanzo ambientate in un contesto romano. Per renderlo più credibile ho immaginato i due vigilantes come dei tifosi e quindi questi insulti, che sono ricorrenti nella Capitale, rendono verosimile la situazione. Non volevo ferire nessuno.
Il Mattino