Chiede il paradiso per la regina Elisabetta, arrestato alla Mecca: cosa è successo

Chiede il paradiso per la regina Elisabetta, arrestato alla Mecca: cosa è successo VIDEO
Ha compiuto un pellegrinaggio alla Mecca, la città santa agli islamici, in onore della regina Elisabetta. Il gesto dall'intento nobile, chiedere che l'anima della...

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Ha compiuto un pellegrinaggio alla Mecca, la città santa agli islamici, in onore della regina Elisabetta. Il gesto dall'intento nobile, chiedere che l'anima della sovrana venga accolta in paradiso, è però costato l'arresto a un uomo di nazionalità yemenita fermato in Arabia Saudita.

 

Il pellegrinaggio per la regina Elisabetta

 

La tv saudita al Ikhbariya ha riferito dell'arresto dell'uomo, identificato tramite un video circolato in maniera virale sui social network. L'uomo stesso ha filmato la sua visita nel recinto sacro di Mecca mentre compiva la Umra, rito islamico noto come «piccolo pellegrinaggio» per distinguerlo dallo Hajj, il pellegrinaggio annuale obbligatorio per ogni fedele musulmano. Le immagini mostrano l'uomo mentre tiene in mano uno striscione con su scritto: «La Umra per l'anima della regina Elisabetta II, chiediamo a Dio di accoglierla in paradiso».

 

 

Il video sui social

 

Sui social numerosi utenti hanno commentato il filmato e molti hanno reagito chiedendo l'arresto dell'uomo. I pellegrini a Mecca non possono portare striscioni o cantare slogan. Sebbene sia consentito eseguire la Umra per i defunti, questa tradizione non si applica ai non musulmani come la regina Elisabetta, che tra l'altro era a capo della Chiesa anglicana. La tv saudita ha riferito che «le forze di sicurezza della Grande Moschea hanno arrestato ieri un residente di nazionalità yemenita, apparso in un video con uno striscione all'interno della Grande Moschea, violando le regole...Sono state prese misure legali contro l'uomo».

 

 

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Il Mattino