Roberto Vecchioni parla all'università: «Sicilia, isola di m...». E sul web scoppia la rivolta

Roberto Vecchioni parla all'università: «Sicilia, isola di m...». E sul web scoppia la rivolta
Definisce la Sicilia «un'isola di merda», se la prende con i motociclisti che «non indossano il casco» e accusa: «Non avete idea di cosa sia la civiltà, la colpa è...

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Definisce la Sicilia «un'isola di merda», se la prende con i motociclisti che «non indossano il casco» e accusa: «Non avete idea di cosa sia la civiltà, la colpa è vostra». Parole forti, quelle del cantautore Roberto Vecchioni, che durante un incontro all'Università per parlare del rapporto tra padri e figli, non ha lesinato critiche alla Sicilia e ai suoi abitanti. Parole che hanno sollevato un polverone sui social network con decine di post in cui si criticano le frasi del cantautore. Ma c'è anche chi sostiene che Vecchioni «ha assolutamente ragione».


Su Facebook e Twitter sono numerosi i post dedicati all'artista milanese che, durante l'incontro organizzato dall'associazione "Genitori e figli: istruzioni per l'uso", in collaborazione con il Cidi di Palermo, ha attaccato Palermo e la Sicilia. Centinaia i docenti che affollavano l'aula, molti dei quali hanno preferito abbandonare la sala in segno di protesta. «Canta, canta, evita di parlare, oppure te ne vai», gli ha detto una insegnante. Vecchioni ha anche parlato della «bellezza della poesia che salverà il mondo».

E sul Sud: «Non insegnante ai vostri figli di piegarsi al favore o al potere». Ma poi giù con le critiche: «Da 150 anni qui non succede nulla». E ancora: «Arrivo dall'aeroporto e 400 persone su 200 sono senza casco questo significa che non si conosce il senso dell'esistenza con gli altri. È inutile che ti mascheri dietro al fatto che hai il mare più bello del mondo, non basta, sei un'isola di merda perchè non ti ribelli».


Ed ha poi rincarato la dose: «La filosofia e la poesia antiche hanno insegnato cos'è la bellezza e la verità, la non paura degli altri, in Sicilia questo non c'è, c'è tutto il contrario. E mi sono chiesto, prima di arrivare qui, se dovevo dirle queste cose a voi ragazzi». «Non amo la Sicilia che rovina la sua intelligenza e la sua cultura, le sue coste - ha chiosato -, quando vado a vedere Selinunte, Segesta e altri posti di questo tipo non c'è nessuno. Non amo questa Sicilia che si butta via, che non si difende».
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Il Mattino