Per dieci anni ossessionata dal sesso. Qualunque oggetto, qualunque persona portavano i suoi pensieri a un unico argomento: il sesso. ...
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Un disturbo ossessivo che ha condizionato l'adolescenza e i 20 anni di Rose Bretécher, una donna che ha affrontato questo problema uscendo allo scoperto. Il nome in realtà è un alias e lo utlizza per i social network, nei quali è divenuta celebre proprio per i suoi racconti e le sue esperienze.
"Ho iniziato a vedere immagini sessuali in oggetti di uso quotidiano", dice Rose. "Ho anche temuto di essere pedofila per delle immagini di un bambino nudo che mi apparivano dentro la mente - prosegue - ogni cosa mi faceva pensare al sesso. Le fessure sulla faccia di una montagna viste in un docimentario nella mia testa sono diventate una vagina".
Questa sua ossessione l'ha portata a vivere in un incubo che durava 24 ore al giorno. Ha perso il fidanzato, ha lasciato l'università e ha anche pensato al suicidio. Ad aiutarla ci ha pensato un medico che l'ha curata tramite Skype attraverso una metodologia che consiste nel confrontarsi guardando materiale esplicito. Una terapia conosciuta come l'esposizione e prevenzione della risposta (ERP).
Grazie a questo la sua ossessione per il sesso è diminuita, pur accettando se stessa come "mentalmente fragile". Ora infatti Rose è apparentemente diventata ossessionata dal possibile crollo di grandi edifici. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino