Rischio record di danni alla salute legati allo smog nei «primi mille giorni» di vita, il «periodo embrio-fetale» e i «primi 2 anni, finestra...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
LEGGI ANCHE....> Smog e blocco diesel, la fascia verde non ha cartelli: «Rischio annullamento multe»
«La più alta incidenza di tumori infantili in Europa e il fatto che un bambino italiano su 5 abbia disordini del neurosviluppo (uno su 77 ha l'autismo) - aggiunge Cristina Panisi, pediatra e membro del Comitato scientifico Sima - sono tra i dati più allarmanti nel nostro Paese. Non meno preoccupante è il progressivo aumento della patologia respiratoria cronica a partire dall'età pediatrica. Si tratta di dati epidemiologici che non possono essere ignorati e richiedono un confronto serio e urgente tra la comunità scientifica e le istituzioni».
La Sima ricorda come, secondo l'Organizzazione mondiale della sanità (Oms), l'ambiente rappresenti «uno dei principali determinanti della salute dell'individuo». Per gli esperti «il progressivo aumento della prevalenza di numerose patologie - immuno-allergiche, endocrino-metaboliche, cardiovascolari, neuropsichiatriche e neoplastiche - trova infatti nell'azione dei fattori ambientali la spiegazione più plausibile». Ammoniva «già nel 2005 l'allora direttore generale dell'Oms, Lee Jong-wook», sottolinea la Sima: «Restare a guardare è costoso e inaccettabile. Oggi, investimenti consistenti e mirati alla prevenzione e al controllo di queste malattie possono offrire un'opportunità concreta di progresso e miglioramento della salute mondiale».
«La Pediatria italiana ha recepito questo allarme, dedicando i principali eventi scientifici degli ultimi anni al tema dei primi mille giorni», osserva Burgio.
Il Mattino