Studentessa dipendente dallo shopping confessa: «Vendo il mio plasma due volte a settimana per pagarmi spese folli»

Studentessa dipendente dallo shopping confessa: «Vendo il mio plasma due volte a settimana per pagarmi spese folli»
Per un anno dona il plasma sanguigno per poter fare shopping sfrenato. Carisa Barker, 20 anni, ha scelto di recarsi due volte a settimana in una clinica per donare il plasma...

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Per un anno dona il plasma sanguigno per poter fare shopping sfrenato. Carisa Barker, 20 anni, ha scelto di recarsi due volte a settimana in una clinica per donare il plasma sanguigno, una composizione del suo sangue ricca di vitamine, per arrotondare il suo stipendio da baby sitter. 




La ragazza è una studentessa, guadagna 220 dollari con il suo lavoro, ma in un anno ha guadagnato quasi 3 mila dollari donando, o meglio vendendo il suo plasma. La giovane, che viene dallo stato dello Utah, negli Usa, ha ammesso di averlo fatto per potersi concedere delle spese folli, grazie a quella cifra infatti ha potuto permettersi molti vestiti. «Dono due volte a settimana. Ottengo 20 dollari la prima volta e 50 la successiva. Sono solo un po' di soldi extra che posso spendere», ha raccontato a Metro.

Il plasma è un liquido giallastro presente nel sangue che rimane dopo che i globuli bianchi e rossi e le piastrine sono stati rimossi. Il liquido è costituito da acqua, sali, proteine ​​ed enzimi ed è usato in medicinali che aiutano le persone che soffrono di ustioni, shock, traumi e altre emergenze mediche. Per donare il sangue non è prevista alcuna remunerazione, ma per il plasma sì. Il processo è più lungo di una semplice donazione e può essere fatto con maggiore frequenza  visto che dopo l'estrazione del plasma i restanti componenti del sangue vengono rimessi nell'irganismo.

La ragazza ha ammesso di avere una dipendenza dalla shopping e sostiene che la donazione del plasma la stia aiutando ad affrontare questo problema. «Se mangio molte proteine, mi nutro in modo sano, non mi succede nulla», spiega la ragazza che racconta che la famiglia è consapevole di quello che fa, anche se i suoi amici la stanno invitando a smettere di fare acquisti in modo compulsivo: «Mi fa sentire bene sapere che sto aiutando le persone. Ho intenzione di continuare a donare». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino