«Per includere le persone affette dalla sindrome di Down serve innanzitutto un'alfabetizzazione della società. Dobbiamo capire che tutti possono essere utili, e...
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Così Sergio Silvestre, presidente di CoorDown (Coordinamento Nazionale Associazioni delle Persone con Sindrome di Down), ha voluto presentare uno spot realizzato in occasione della prossima Giornata Mondiale sulla sindrome di Down, in programma il prossimo 21 marzo. Realizzato dalla regista Reed Morano per l'agenzia Saatchi & Saatchi di New York, lo spot ha due protagoniste: la celebre attrice Olivia Wilde e AnnaRose, una ragazza affetta da sindrome di Down.
Mentre l'attrice di O.C. e Dr. House fa sport, passa del tempo con la famiglia, trova l'amore, ride e piange, una voce fuori campo spiega: «Io mi vedo come una figlia, una sorella, un'amica. Come una persona su cui contare, mi vedo incontare una persona con cui condividere la vita. Mi vedo ballare, cantare, inseguire i miei sogni, soprattutto quelli impossibili. Mi vedo come una persona normale, con una vita importante, soddisfacente e meravigliosa. Io mi vedo così, e tu come mi vedi?».
Nel momento in cui Olivia Wilde si guarda allo specchio, si capisce però che la voce fuori campo è quella di AnneRose. Ed ecco che dall'altra parte dello specchio c'è proprio la giovane ragazza, e non l'attrice newyorkese. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino