Virginia Saba e le foto sexy, l'ira della fidanzata di Di Maio: «Quegli scatti erano rubati»

Virginia Saba e le foto sexy: «Quegli scatti erano rubati». L'ira della fidanzata di Di Maio
«Quelle foto sono rubate»: per questo motivo Virginia Saba, la compagna del vicepremier Luigi Di Maio, ministro del Lavoro, ha dato incarico al suo avvocato...

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«Quelle foto sono rubate»: per questo motivo Virginia Saba, la compagna del vicepremier Luigi Di Maio, ministro del Lavoro, ha dato incarico al suo avvocato di adire alle vie legali dopo la pubblicazione di alcuni scatti, da parte del settimanale Chi, in cui era ritratta in intimo sexy. La giornalista cagliaritana, portavoce di una parlamentare del Movimento 5 Stelle, non ha preso bene quella pubblicazione.

 
«La dott.ssa Virginia Saba - ha detto all'ANSA l'avvocato Giovanni Dore - mi ha conferito l'incarico di tutelare i suoi diritti, anche in via giudiziaria, e la propria riservatezza e dignità in merito alle recenti vicende della pubblicazione di foto intime e private con ampia risonanza su tutti gli organi di informazione nazionale. Si tratta di foto scattate per scherzo con un amico fotografo nel lontano 2010 e senza il rilascio di alcuna autorizzazione per la pubblicazione e, tantomeno, per lo sfruttamento economico da parte di chicchessia».

«La dott.ssa Saba intende, dunque, fare luce - prosegue l'avvocato Dore del Foro di Cagliari - su come sia stato possibile che dette foto, senza autorizzazione, siano giunte fino ad una redazione di un settimanale focalizzato principalmente sul gossip e la cronaca rosa e oggetto di disinvolta pubblicazione, con totale disinteresse della propria privacy, rispetto a vicende e immagini del tutto private, risalente ai tempi in cui la giornalista non era di certo una 'persona' in vista». «L'azione legale ha dunque il fine di tutelare la dignità personale, riservatezza, professionalità e decoro della mia assistita; tutele afferenti ai primari diritti di rango costituzionale e previsti anche nella carta Europea dei diritti dell'Uomo, da osservarsi nei confronti di qualsiasi persona, a prescindere dal fatto che questa possa diventare un 'personaggio noto'».



«A scanso di escludere ogni tipo di 'buona fede' futura - conclude il legale - la dott.ssa Saba ribadisce e rende noto per il mio tramite che chiunque fosse in possesso di sue foto o immagini risalenti al passato e alla propria vita privata non ha il consenso alla sua diffusione e, tanto meno, a specularci sopra sotto il profilo economico. Pertanto chi dovesse illegittimamente diffondere, con qualsiasi mezzo, dette immagini sarà perseguito per vie giudiziarie con relativa richiesta dei danni morali e materiali». 
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Il Mattino