TREVISO - Damiano Bet non ce l’ha fatta. Il cuore del diciottenne di Bibano di Godega Sant’Urbano (Treviso), vittima di un incidente stradale avvenuto poche ore prima...
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Damiano stava viaggiando in sella alla propria moto, una Kawasaki Ninja, lungo la provinciale 51 Madonna del Piave. Stretto il controllo della velocità nel Feltrino. Tanto che pochi minuti prima Damiano aveva inviato un messaggio su Facebook comunicando che "mai più" quelle strade costellate di autovelox l’avrebbero visto. Solo una singolare coincidenza, uno sfogo.
«Lui era un ragazzo con la testa sulle spalle»: a dirlo è il primo cittadino del suo paese, Alessandro Bonet. Ed eccolo dunque sulla via che doveva riportarlo a casa. Prima un rettilineo, poi una sequenza di curve, l’ultima delle quali affrontata male. È stata la fine. Non è riuscito a tenere il controllo della moto che ha puntato dritto contro la parte iniziale del guard rail. Sbalzato di sella, Damiano è stato catapultato nel fossato che costeggia la strada. Un volo di oltre quattro metri oltre la barriera.
Qualcuno fra gli automobilisti di passaggio si è affrettato a chiamare i soccorsi. Quando gli operatori del 118 sono arrivati, le condizioni del diciottenne sono apparse subito in tutta la loro criticità. Presentava importanti lesioni, ma a destare le maggiori preoccupazioni era un trauma toracico. Data la situazione, non era il caso di caricarlo in ambulanza e trasportarlo all’ospedale di Feltre. È stato quindi richiesto l’intervento dell’elisoccorso che poco atterrava al Ca’ Foncello.
Si è fatto di tutto per rianimarlo. Poi il passaggio in sala operatoria, con un intervento protrattosi per ore. La speranza era che la forte fibra del diciottenne potesse resistere. Ma le conseguenze dell’impatto erano tali da non lasciare speranza. La notte più lunga di Damiano si è conclusa purtroppo assai presto. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino