Lettieri chiama gli elettori del Pd: quattro su cinque non vogliono Dema

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Napoli 2016, i candidati sindaci

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NAPOLI - «Ho mantenuto il mio primo impegno: sono andato al ballottaggio. Lui, de Magistris, continua a fare promesse che non mantiene: non ha vinto al primo turno come aveva detto». Queste le prime parole di Gianni Lettieri in conferenza stampa. «Ora è in gioco il riscatto della Napoli che chiede legalità, sicurezza, lavoro, decoro. Ora inizia una lotta per non isolare Napoli - dice il candidato sindaco che sfiderà de Magistris al ballottaggio -  La mia non è l'avventura di un sindaco che vuole usare la città per fini personali, Napoli va protetta e difesa come una famiglia». 
 
Lettieri dice di parlare a tutti coloro che non si riconoscono nell'azione dell'ex pm: «Un grande fronte si è ribellato al malgoverno della città. Tra votanti e non votanti 4 su 5 sono stanchi delle promesse non mantenute, dell'odio, delle intimidazioni, dell'isolamento istituzionale. Quattro su cinque vogliono una città decamorrizzata e con le tasse più alte, incrementate in 5 anni del 138 per cento. I bus sono più che dimezzati, la differenziata è al palo, le buche sono ovunque. E allora dobbiamo guardare a questo 80 per cento, che ha detto no a de Magistris. Sono convinto che possono esserci conversioni sulla via del buon senso. Insieme scriviamo la pagina più bella della storia della cittá. Ringrazio i ragazzi del mio staff e tutti i candidati, abbiamo ottenuto un risultato storico ovvero portare al ballottaggio il sindaco uscente. Non è mai successo prima». 


Quindi l'appello agli altri competitors sconfitti: «Saluto liste civiche, partiti e movimenti che, fuori dal mio schieramento, hanno combattuto contro il malgoverno. Confrontiamoci, dico a tutti loro. Non voglio tirare per la giacca nessuno ma ho un programma concreto. Parliamone. Il Pd? Non so se la base sia lontana da me, per me non esistono destra e sinistra, io penso solo ai problemi di Napoli. A Renzi dico: mantenga le promesse, io da sindaco gli staró con il fiato sul collo». «Io - aggiunge l'imprenditore - sono l'unico candidato autenticamente civico perché vengo dal popolo e rispondo solo al popolo. E così libereró Palazzo San Giacomo. I napoletani mi devono utilizzare, si devono fidare di me. Saró un sindaco full time e lo faró a costo zero. Questo non è il mio mestiere ma la mia passione, che metto al servizio della città». E cita Einstein: «Se pensi di risolvere un problema con lo stesso pensiero con cui è nato, stai sbagliando strada».  Leggi l'articolo completo su
Il Mattino