Marcianise. Il giornalista Antonello Velardi, che guida la coalizione di centrosinistra composta da sette liste (due civiche, Marcianise Città Nuova e Orgoglio Marcianise,...
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Il post del giornalista. «Marcianise ha deciso: se ne devono andare! Straordinaria vittoria al primo turno, tra 15 giorni il ballottaggio. Tutti i ricchi e potenti si erano messi insieme e avevano annunciato con largo anticipo la loro vittoria: invece la città li ha bocciati, li ha mortificati. Per me un successo clamoroso: mai impegnato in campagna elettorale, osteggiato in tutti i modi, denigrato e calunniato, eccomi qui vincitore. La città ha dato il sui verdetto: tra due settimane il responso definitivo. Grazie Marcianise! #senedevonoandare» è il post pubblicato su Facebook dal candidato Velardi.
L'affluenza. Calo di circa quattro punti percentuali rispetto all'ultima tornata elettorale quando l'asticella degli elettori si fermò all'84,69%. L'affluenza a mezzogiorno è risultata pari al 21,78%, mentre alle 19 il dato si è attestato al 57,07%. Poi l'incremento dei votanti con il trascorrere delle ore. Un trend simile a quello registrato nella stragrande maggioranza dei comuni dove si è votato. A votare è risultato l'80,36% dei 31.665 marcianisani aventi diritto al voto e chiamati ieri a esprimere le proprie preferenze per eleggere un consiglio comunale composto da ventiquattro membri.
A Marcianise l'elettorato è stato chiamato a esprimere il voto per dare un sindaco alla città, negli ultimi mesi retta dal commissario prefettizio Reppucci (alla vigilia del voto ha nominato tre presidenti di seggio in sostituzione di quelli assenti). La coalizione di Abbate, prima del voto, ha perso per strada una lista, Società Civile Italiana, peraltro presente nel vecchio consiglio comunale, bocciata per la documentazione incompleta. Sempre in questa aggregazione c'è stato il caso di un candidato nella lista Sinistra e Cambiamento, estromesso dalla commissione elettorale per la cosiddetta legge Severino, e altri tre, nell'elenco di Cst, sempre per la documentazione incompleta.
La nuova amministrazione comunale dovrà gestire una città difficile, con numerosi problemi, ma anche dalle tante potenzialità finora inespresse e portare a termine cinque anni pieni di governo. Sono ormai dieci anni, infatti, che le tre amministrazioni che si sono succedute non hanno completato il mandato, per cui la città è stata governata da un commissario straordinario che, il più delle volte, si è limitato alla normale amministrazione. L'ultima amministrazione, guidata dal medico Antonio De Angelis, è stata sciolta lo scorso novembre, dopo le dimissioni della maggioranza dei consiglieri comunali. Un epilogo dovuto, verosimilmente, alla eccessiva litigiosità tra i partiti che sostenevano il primo cittadino.
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Il Mattino