Comunali Napoli, la Valente: «La nostra battaglia finisce qui»

«Divisioni lacerazioni e correntismo esasperato ma anche opposizione e incapacità di costruire alternativa percepibile all'esterno». Valeria Valente...

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«Divisioni lacerazioni e correntismo esasperato ma anche opposizione e incapacità di costruire alternativa percepibile all'esterno». Valeria Valente sintetizza così il risultato elettorale. Fuori dai giochi la candidata del Pd parla solo dopo aver ascoltato Matteo Renzi e nelle prossime ore deciderà insieme ai vertici del partito se restare o meno in Consiglio o dare il suo contributo da deputata.  


«Mi assumo le responsabilità e non cerco capri espiatori». Sul volto provato dalla lunga nottata si legge solo rassegnazione. Resta calma Valente, soprattutto quando parla di Antonio Bassolino. «Sul Pd sono pesate divisioni e lacerazioni interne, così come sono pesati cinque anni in cui si doveva costruire l'alternativa a de Magistris pensavamo di ritrovare questo in campagna elettorale ma il Pd è troppo abituato a litigare all'interno». 

 
Le alleanze: «Le abbiamo fatte in base al profilo e al programma - ha detto Valente - Era un processo lungo che andava spiegato meglio ma le abbiamo fatte tardi e anche queste scelte si sono rivelate non positive per il nostro risultato»

Il caso Pd a Napoli: «C'è e occorre rifondare e ripartire». È decisa la candidata del Pd ed è favorevole al commissariamento del partito sottolineando i diversi risultati ottenuti in provincia. «Ripartiamo dall'energia positiva per ricostruire il Partito Democratico in città insieme al segretario, lo dobbiamo soprattutto ai tanti ai quali io chiedo scusa per non essere stata all'altezza delle loro aspettative. Bisogna ripartire da qui, Napoli ha bisogno di ritrovare il Pd all'altezza del compito soprattutto rispetto agli impegni che il governo ha in città e che deve rispettare per il rilancio». ​
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Il Mattino