«Divisioni lacerazioni e correntismo esasperato ma anche opposizione e incapacità di costruire alternativa percepibile all'esterno». Valeria Valente...
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«Mi assumo le responsabilità e non cerco capri espiatori». Sul volto provato dalla lunga nottata si legge solo rassegnazione. Resta calma Valente, soprattutto quando parla di Antonio Bassolino. «Sul Pd sono pesate divisioni e lacerazioni interne, così come sono pesati cinque anni in cui si doveva costruire l'alternativa a de Magistris pensavamo di ritrovare questo in campagna elettorale ma il Pd è troppo abituato a litigare all'interno».
Le alleanze: «Le abbiamo fatte in base al profilo e al programma - ha detto Valente - Era un processo lungo che andava spiegato meglio ma le abbiamo fatte tardi e anche queste scelte si sono rivelate non positive per il nostro risultato»
Il caso Pd a Napoli: «C'è e occorre rifondare e ripartire». È decisa la candidata del Pd ed è favorevole al commissariamento del partito sottolineando i diversi risultati ottenuti in provincia. «Ripartiamo dall'energia positiva per ricostruire il Partito Democratico in città insieme al segretario, lo dobbiamo soprattutto ai tanti ai quali io chiedo scusa per non essere stata all'altezza delle loro aspettative.
Il Mattino